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Wednesday, 02 July 2014 - 17:31
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Teatro Romano

"Do ut des": stasera a Fiesole la riflessione sul valore dell’arte col Quartetto Klimt

Si avrà la possibilità di ricevere alla cassa un titolo di ingresso o pagando quindici euro o prendendone cinque
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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Stasera il Teatro Romano di Fiesole sarà protagonista di un evento particolare: recandosi in biglietteria, infatti, per assistere all’evento in programma della 67° Estate Fiesolana, il concerto del Quartetto Klimt su musiche di Schumann e Schubert, sarà possibile acquistare un titolo di ingresso o pagando 15 euro, o ricevendone 5. Mentre nel primo caso ‘a incassarli sarà un angelo, nel secondo, a donarli sarà l’angelo più famoso, il diavolo, al quale vendere l’anima’. È ‘Do ut des – Dai valore o prendi valori?’, la nuova produzione, in prima assoluta, tra teatro e musica: pensata dai NEM – Nuovi Eventi Musicali e con la regia di Riccardo Giannini, l’evento vuole essere una riflessione sul valore dell’arte e della cultura, e un tentativo ‘estremo’ per rifletterne sull’importanza. L’idea nasce seguendo le suggestioni di libri quali il ‘Dualismo’ di Arrigo Boito, ‘La civiltà dello spettacolo’ di Mario Vargas Llosa e diversi capisaldi di Padre Ernesto Balducci. Oltre al concerto, una messa in scena, che si svolgerà dalla biglietteria lungo il percorso per scendere nella cavea del teatro, suggerirà al pubblico una riflessione su cosa voglia dire ai nostri tempi ‘dare’ qualcosa e ‘ricevere’ qualcosa dalla cultura.

 

Sul palco si esibirà il Quartetto Klimt, una delle migliori formazioni da camera, composto da Matteo Fossi al pianoforte, Duccio Ceccanti al violino, Edoardo Rosadini alla viola, Alice Gabbiani al violoncello. L’ensemble, costituitosi nel 1995 presso la Scuola di Musica di Fiesole, dedicatario di brani di autori quali Solbiati, Antonioni, D’Amico e Vandor, è da sempre attento alla promozione della musica contemporanea, forte del sostegno di artisti quali Carlo Maria Giulini e Maurizio Pollini. La formazione eseguirà il ‘Quartetto per pianoforte e archi in mi bem. magg. Op.47’ di Robert Schumann e, con la partecipazione di Alberto Bocini al contrabbasso, il ‘Quintetto per pianoforte e archi in la magg. D.667 La trota’ di Franz Schubert (ore 21.30, via Portigiani, per ulteriori informazioni www.nuovieventimusicali.it).

 

Dicono gli ideatori, Mario Setti e Matteo Fossi: ‘Pensiamo che l'ingresso gratis ai musei o ai concerti sia lo Stato che si arrende. Il problema economico per la cultura nel nostro Paese è che gli italiani spendono pochissimo in cultura, non lo Stato. Un bambino che con il padre e la madre va al museo gratis, in una delle tante notti colorate (bianche, rosse, gialle, rosa…), impara che nei musei ci si va una volta all'anno, aspettando di non pagare nulla. Ma la cultura non dovrebbe avere a che vedere con il consenso, con il welfare. Questo nostro desiderio di fare un concerto dove non esista il biglietto omaggio, dove non esista più il prezzo, è legato alla nostra responsabilità davanti al futuro, agli occhi dei bambini, dell’innocenza ancora estetica e non ancora etica. Dai 15 euro per entrare, ne prendi 5, cosa conta? Cosa costa? A che prezzo è? Perché 10 e non 100mila? Il prezzo vero che paghiamo è quello sulle nostre vite, sul nostro quotidiano, sulla confusione tra fini e mezzi, tra valore e prezzo. Quanto costa a tutti noi un ingresso gratuito ad un concerto? Tantissimo, con quel gratis ci rubano il futuro, i soldi, ci comprano con due lire. Quel gratis costa tantissimo, non al mio ‘io’ certo, ma a tutti noi. Do ut des, finto meccanismo cinico, può forse essere un possibile mezzo per una riflessione non alta, ma forse altra’.

 

 

 

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