Ore 21:20 Casa del Popolo circolo 25 aprile: si da inizio all'assemblea dei cittadini del Quartiere 4 alla presenza dell'assessore Massimo Mattei, dell'ingegner Tartaglia e del Presidente Ataf Filippo Bonaccorsi. Oggetto della riunione è la decisione di Ataf di creare in via Bronzino una corsia preferenziale per la linea 6 che transiterebbe nel senso di marcia opposto rispetto alla normale circolazione dei veicoli. I cittadini e i residenti contestano vivamente tale decisione. A coordinare l'incontro il presidente di quartiere Giuseppe D'Eugenio. La parola viene immediatamente ceduta all'ingegner Tartaglia chiamato ad illustrare il percorso della linea 6 ma soprattutto, punto dolente, il nuovo assetto viario. “Fino ad un anno fa – ricorda l'ingegnere - via Bronzino era percorsa da 4 linee di autobus, per un totale di 400 corse quotidiane. La soluzione proposta oggi prevede una sola linea, dunque il numero delle corse rispetto ad allora è ridotto di un quarto”. Tra i timori dei residenti, già estenuati dai precedenti lavori per la tranvia, c'è infatti quello di un ritorno al caos e al traffico degli anni scorsi. E infatti il brusio in sala inizia a farsi sentire. Tartaglia, con l'aiuto di un proiettore, cerca faticosamente di indicare le aree in cui è possibile recuperare dei posti per il parcheggio. Questione tra le più cruciali per gli abitanti di via Bronzino: l'introduzione di una corsia preferenziale della linea 6 contromano ridurrà infatti il numero di posti auto di almeno 200 unità, in una strada in questo senso già notevolmente sacrificata dopo l'introduzione della tranvia che ha portato via circa 800 parcheggi. Gli animi si scaldano presto, tanto che l'assessore Mattei è costretto a intervenire per riequilibrare i toni ma non sembra sortire l'effetto desiderato, finisce per scaldarsi lui stesso. Il progetto tecnico descritto da Tartaglia non convince, anzi “è deludente” dice un signore, un medico residente nella zona; “un progetto simile era già stato presentato anni fa, ed era stato bocciato perché pericoloso per via delle ridotte dimensioni della strada. Se tale progetto venisse avvallato non escludo che si verificheranno molti incidenti”. Il secondo intervento è di Sestini Leonardo proprietario della stazione di benzina prima della rotonda: la corsia preferenziale danneggerebbe notevolmente la sua attività. Ancor più appassionate le parole di Massimo Bruno, proprietario dell'attività La Clinica del Capello che ricorda come per anni il quartiere abbia lottato per i cantieri della tranvia, la chiusura della strada e le continue variazioni al traffico. Poi rivolgendosi all'assessore Mattei chiede “So che oggi lei si è riunito con il sindaco Matteo Renzi, quindi una decisione l'avete presa. Esigo di sapere, e di saperlo stasera, quale essa sia”. A questo punto a prendere la parola è l'assessore alla mobilità che inizia ricordando il pesante taglio al trasporto pubblico dopo l'ultima finanziaria (8 milioni di euro) che si traduce in un taglio degli stipendi, delle corse, delle linee e dunque della frequenza. “Fare l'assessore al traffico a Firenze è difficile, anzi praticamente impossibile perché tutti pensano di essere più intelligenti e di avere la ricetta in tasca”, poi però ammette “Quello che vi chiedo stasera è di rivederci qui tra 15 giorni per un confronto sul nuovo assetto. Non so se questa è la soluzione migliore ma io mi fido dei tecnici (lasciando dunque intendere che la decisione è presa). Se tra 15 giorni mi convinceranno che la busvia è l'unica soluzione per Ataf io la faccio altrimenti passerò dalla vostra parte”. In molti adesso applaudono alle parole coraggiose e “finalmente” sincere di Mattei; qualcun'altro invece più deluso mormora “Tanto si sapeva che oggi si veniva solo per fare numero”. Ma un altro vero problema è quello della sosta, fondamentale per le attività di commercio e che invece con la strada occupata da entrambi i sensi di marcia diverrà impossibile. Ben 72 sono i negozi e le botteghe di via Branzino, a ricordarlo è il tabaccaio: “200 saranno le famiglie che andranno sul lastrico, la maggior parte dei negozi campa sulla sosta temporanea. La mobilità che c'è stata fin'ora ha consentito a noi di riprenderci dopo un periodo terribile di 7 anni di tranvia. Ci avevano detto di resistere perchè era per il bene della comunità e ora che ci stavamo lentamente riprendendo... se le attività falliranno la strada morirà e inizierà il degrado e la delinquenza, tutto questo per far guadagnare 240 secondi all'Ataf?”. Matteo Fanelli, consigliere del Quartiere dice di avere intenzione di presentare un progetto alternativo per la mobilità, ma che a questo punto teme verrà bocciato.
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