Un fondo presso l'Autorità Idrica Toscana per finanziare le opere antisiccità in quelle zone dove ancora si registrano problemi.
E' quanto prevede la proposta di legge approvata nei giorni scorsi dalla giunta regionale che affronta il tema degli interventi infrastrutturali sulla rete idrica necessari e indispensabili per l'approvvigionamento idropotabile anche nelle zone dove le risorse sono più scarse, ed in quelle maggiormente colpite dai fenomeni legati alla siccità.
Nella legge si stabilisce di costituire un fondo da 200 milioni presso l'Autorità Idrica Toscana, che sarà alimentato principalmente con i proventi della tariffa per il servizio idrico e da quello si attingerà per finanziare le opere strategiche regionali necessarie per assicurare approvvigionamento idrico in un futuro che sarà sempre più coinvolto dai cambiamenti climatici che suggeriscono quindi di disporre di riserve per l'uso idropotabile, almeno pari alla metà del consumo annuo della risorsa. Ad oggi i 7 gestori del Servizio Idrico Integrato gestiscono autonomamente i proventi delle tariffe che riscuotono, ed individuano le opere "locali" da realizzare all'interno del proprio ambito.
"L'intento è di alimentare il fondo ogni anno per 20 anni con 10 milioni – spiega il presidente Enrico Rossi – Lo faremo tramite una componente tariffaria che rappresenterà una quota di tutte le tariffe praticate in Toscana, senza aumentarle. La pagheranno tutti i cittadini toscani proprio perché servirà a finanziare opere che hanno valenza regionale, e che quindi interessano tutti. Allo stesso tempo le opere verranno realizzate sotto la regia dell'Autorità Idrica Toscana".
"L'istituzione del fondo – prosegue l'assessore Federica Fratoni - rappresenta l'introduzione di un elemento solidaristico per realizzare interventi che riguardano tutto il territorio regionale. Lavoreremo sulla tariffa, con una razionalizzare delle sue componenti e una rimodulazione in maniera tale da non creare aumenti. Il fondo, inoltre, potrà essere alimentato anche da ulteriori finanziamenti pubblici".
Le opere strategiche regionali da realizzare:
- completamento del primo dissalatore dell'Isola d'Elba e delle relative condotte
- Autostrada dell'acqua apuo-versiliese, con la realizzazione di una infrastruttura idrica che consenta l'approvvigionamento idrico dalle montagne apuane fino a Viareggio, con ipotesi di prolungare successivamente il tratto fino a Livorno
- Invaso di Pian di Goro, con collegamenti che consentano una costante disponibilità di risorsa idrica per l'alta e la bassa Val di Cecina (in particolare nella zona di Volterra e Pomarance) particolarmente colpita dalle situazioni di siccità degli ultimi anni
- Completamento dei collegamenti dall'invaso di Montedoglio alla Val di Chiana senese ed aretina, per risolvere i problemi legati alle situazioni di siccità e scarsità della risorsa idrica locale
- Un intervento in Maremma (da individuare in maniera più dettagliata in una fase successiva) per incrementare la dotazione idrica nelle zone dell'alta Maremma (in particolare nella zona di Follonica)
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