Il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima lancia un appello al Presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, e all'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli contro il possibile sfratto dalla linea Direttissima Firenze-Roma dei treni regionali che fermano nelle principali stazioni valdarnesi con la loro deviazione coatta sulla linea Lenta, via Pontassieve, a partire dal prossimo 15 dicembre, in concomitanza col il nuovo orario invernale. Il Comitato Pendolari lancia l'allarme: se così fosse, sarebbe un inaccettabile e intollerabile "ritorno al passato", un regresso ai servizi offerti 30 anni fa, con maggiori disagi e ritardi e con l'inevitabile aumento dei tempi di percorrenza. Il Comitato Pendolari si appella alla Regione e ai Sindaci del Valdarno fiorentino e aretino chiedendo con forza un loro intervento tempestivo e preventivo per evitare che i pendolari del Valdarno non diventino figli di un Dio minore, vittime sacrificali immolate al business degli operatori dell'Alta Velocità e agli interessi del gruppo Ferrovie dello Stato.
Ecco il testo dell'appello del Comitato Pendolari alla Regione e ai Sindaci del Valdarno.
Al Presidente della Regione Toscana
Enrico Rossi
All'Assessore ai Trasporti della Regione Toscana
Vincenzo Ceccarelli
e p.c. ai Sindaci dei Comuni del Valdarno fiorentino e aretino
Gentile Presidente e gentile Assessore,
il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima lancia un appello contro la possibile estromissione dalla linea Direttissima Firenze-Roma dei treni regionali con la loro deviazione coatta sulla linea Lenta, passante per Pontassieve, a partire dal prossimo 15 dicembre, in coincidenza col nuovo orario invernale.
Per adesso sono voci insistenti e raccolte da più parti, ma è sicuro che da dicembre la gestione della linea Direttissima passerà dalla sala operativa di RFI Firenze Campo di Marte a RFI di Bologna. Non ci saranno cambiamenti per i treni regionali sulla Direttissima, ha assicurato finora RFI, ma ci preoccupano le sempre più frequenti deviazioni dei nostri treni sulla linea Lenta, probabilmente per evitare gli "inchini" dei treni regionali nei confronti dei convogli dell’Alta Velocità per l'accesso in Direttissima. Ferrovie, ignorando le condanne degli “inchini” da parte delle Regione, sta arbitrariamente risolvendo il problema del maggior traffico sulla linea Direttissima con la sempre più frequente deviazione dei treni pendolari sulla linea Lenta (specialmente nel pomeriggio), causando ai pendolari valdarnesi costanti ritardi che beffardamente vengono poi recuperati nelle successive tratte, sfruttando gli ampi tempi di percorrenza appositamente previste dalle tracciature stilate da RFI.
Se effettivamente ci fosse l'espulsione dalla Direttissima, per il Valdarno sarebbe un "ritorno al passato" di 30 anni, un peggioramento del servizio inaccettabile e intollerabile, con maggiori disagi e ritardi e con un sicuro aumento dei tempi di viaggio. Inoltre la cancellazione di fatto delle attuali tracce dei treni regionali sulla Direttissima sarebbe un mancato rispetto da parte di Ferrovie dell'accordo del nodo fiorentino dell'Alta Velocità, sottoscritto nell'agosto 2013 che, tra l'altro, confermava i treni regionali sulla Direttissima (tratta Firenze Rovezzano-Figline Valdarno) anche a sottoattraversamento realizzato.
Il Comitato chiede perciò un vostro intervento tempestivo e preventivo, perché si faccia chiarezza in tempi brevissimi sullo scenario che si prospetta dal prossimo 15 dicembre: i pendolari del Valdarno non vogliono diventare figli di un dio minore e vittime sacrificali immolate da Ferrovie all'Alta Velocità.
Il Comitato pendolari si rivolge anche ai sindaci del Valdarno fiorentino e aretino, invitandoli a schierandosi al fianco dei loro concittadini-pendolari, come ha già fatto il loro collega sindaco di Borgo S.Lorenzo in sostegno dei pendolari del Mugello, impegnandosi per evitare lo sfratto dei treni regionali dalla Direttissima e i conseguenti disagi ai loro cittadini.
Distinti saluti.
Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima.
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