Bersani chiede a Renzi di non condidarsi alle primarie: "Faccia il Sindaco"

Ritrovare l'unità «dietro la leadership di Pierluigi Bersani» e la richiesta al 'rottamatore' Matteo Renzi di «non candidarsi» alle primarie del centrosinistra ma di «continuare» a fare il sindaco di Firenze «sino a fine mandato e anche a ricandidarsi tra due anni e mezzo per portare a termine gli impegni presi con la citta».

È la posizione di una parte del Pd fiorentino, che sarà formalizzata in un incontro in programma stasera: a spiegarlo è Simone Naldoni, ex segretario metropolitano. Per Naldoni «questa nostra posizione non è minoritaria all'interno del Pd fiorentino e non credo che lo sia neppure tra i fiorentini: i cittadini vogliono che il sindaco faccia fino in fondo ciò che ha promesso». «Non siamo 'antirenziani' - aggiunge - noi siamo per il Pd. La nostra posizione è chiara: è serio portare a termine gli impegni presi con Firenze, non si scappa dalla poltrona di sindaco. E se questo dovesse accadere allora i sospetti di alcuni diventerebbero una certezza». La richiesta a Renzi di non candidarsi ha trovato, nei giorni scorsi, sostenitori anche tra alcuni consiglieri comunali, provinciali e regionali. E sulla stessa linea c'è anche il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, secondo il quale «non c'è nessun antirenzismo ideologico o di maniera. Nessun retropensiero». Barducci sottolinea la necessità «di un rinnovamento» e conferma il suo sostegno «alla leadership di Bersani che può condurre il Pd e il centrosinistra a vincere le elezioni». E all'incontro di stasera parteciperà anche il segretario metropolitano del Pd fiorentino Patrizio Mecacci, che un anno fa ha battuto al congresso proprio Naldoni. «Sono stato invitato e ci sarò; comunque queste cose io le ho già dette nei mesi scorsi, in tempi non sospetti». Anche per Mecacci «il sindaco deve portare a termine gli impegni che ha assunto con i fiorentini».