“Aumento dell'aliquota dei rifiuti, incremento dell'Rc auto, 50 milioni di euro di alienazione di immobili.
Questo è un bilancio inaccettabile, il sindaco Nardella in questo caso nella veste di presidente della Città metropolitana preferisce alzare le tasse senza accennare alcuna critica contro il governo nazionale”. Così attacca Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra in Palazzo Vecchio, dopo la presentazione del bilancio di previsione in palazzo Medici Riccardi. E incalza “non è credibile un bilancio di questo tipo. Si impongono tagli insostenibili ai servizi alla cittadinanza, si alzano le tasse e si giustifica tutto dicendo che la giunta metropolitana sta facendo un buon lavoro perché investe sulle opere pubbliche, in edilizia scolastica e viabilità”.
“Ancora un volta Firenze rimane ai margini della protesta che altre città stanno portando avanti – continua Grassi – solo perché il presidente del Consiglio Renzi non può essere criticato. Si continuano a penalizzare gli enti locali e quindi tutti i cittadini. Non si è ancora ben capito come evolverà la situazione legata al personale delle Province e invece che dare ossigeno ai contribuenti si tassano sempre di più”.
“Intanto l'aumento dell'addizionale sui rifiuti, per far quadrare i conti, andrà a pesare su tutte le famiglie - conclude Grassi - e se ne accorgeranno i fiorentini nei prossimi mesi quando verranno recapitate le lettere di saldo della Tari. Così come l'incremento dal 10,5% al 16% dell'Rc auto. Tutte maggiori spese per il 2015 non previste. Serve davvero a poco sapere che Arval non si sposterà da Scandicci, ogni anno viene minacciato e le istituzioni sono pronte ad abbassare loro le tasse”.
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