"Se il Presidente del Consiglio fa anche il segretario di partito non si può permettere di inibire le manifestazioni politiche. Non siamo tra i promotori della manifestazione di domani ma troviamo scandaloso che sia vietato, di fatto, svolgere un corteo in città perché alla Leopolda ci sono esponenti del governo. La Questura di Firenze non ha proposto agli organizzatori alcun percorso alternativo. Questo è gravissimo. Vorremmo ricordare a tutti che poter manifestare liberamente è ancora un diritto sancito dalla Costituzione. La città non è di proprietà del premier". Così la Senatrice Alessia Petraglia e l'Onorevole Marisa Nicchi di Sinistra Italiana, insieme a SI Firenze in merito alla decisione della Questura fiorentina di vietare la manifestazione contro la politica del Governo Renzi prevista per domani, 5 novembre a Firenze.
Dura presa di posizione anche di perUnaltracittà: "La prevista manifestazione contro le 'cattive politiche' del governo Renzi, che doveva tenersi a Firenze domani sabato 5 novembre, in occasione della passerella trionfale e celebrativa del premier alla Leopolda, è stata vietata dalla questura.
Non solo è stata negata la possibilità di portare la protesta fino ai cancelli della Leopolda, è stato vietato tutto, anche il concentramento in piazza San Marco.
Con un atto senza precedenti si intende negare il diritto di manifestare, di esprimere un legittimo dissenso, di portare in piazza la protesta di chi, e sono sempre di più, è colpito, impoverito, umiliato dalle politiche neoliberiste del governo Renzi.
Nel mondo virtuale costruito ad uso e consumo del padrone non c’è posto se non per il plauso interessato e la cortigianeria: quelli brutti sporchi e cattivi, ma soprattutto poveri e sfruttati, che si ostinano a lottare per i propri diritti, non si devono vedere nelle immagini patinate da diffondere in ogni dove.
E invece c’è, e ci sarà, anche domani, chi dice NO, chi non ci sta, chi non china la testa, davanti alle varie “riforme” dell’attuale governo: dal jobs act alla buona scuola, dallo Sblocca Italia alla riforma costituzionale, si vuole disegnare uno Stato e una società sempre meno democratica, sempre più autoritaria, e piegata alla volontà del mercato e delle dottrine neoliberiste. perUnaltracittà - conclude la nota - resta al fianco di chi non accetta di essere zittito e rivendica il proprio diritto a dissentire e manifestare".
Intanto, malgrado il divieto gli organizzatori, che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa davanti ai cancelli della Leopolda, hanno annunciato l'intenzione di sfilare per le vie di Firenze fino al luogo della kermesse alla quale partecipa il premier Matteo Renzi, ignorando il provvedimento.
"Confermiamo l'appuntamento alle 15 in piazza San Marco - ha detto Luca Toscano, esponente del comitato -, non si può impedire che questa manifestazione esista e che arrivi alla Leopolda". "Questo divieto - ha aggiunto - è stato fatto a due giorni dalla manifestazione e senza un motivo valido, non deriva solo da una scelta della questura ma da una questione politica".
Secondo quanto appreso, alla manifestazione ''No a Renzi'' è prevista la partecipazione di circa mille persone, per lo più militanti di area antagonista, provenienti da tutta Italia.
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