Lezioni di Rock: al Puccini un omaggio a David Bowie

Lo scorso gennaio, nel giorno del sessantanovesimo compleanno, è uscito Blackstar, considerato il suo "canto del cigno". Due giorni dopo, nella notte del 10 gennaio, David Bowie si è spento nel suo appartamento di New York. 

Anche la sua morte può essere considerata un’opera d’arte.

Parole di Ernesto Assante e Gino Castaldo, due senatori della critica musicale, che al Duca Bianco dedicano la “Lezione di rock” in programma lunedì 11 aprile al Teatro Puccini di Firenze (ore 21 – biglietti 20/15 euro - prevendite www.boxol.it tel. 055 210804 e www.ticketone.it tel. 892 101 - info tel. 055.0460993 – 055.362067 - www.lndf.it - www.teatropuccini.it).

Musicista, cantautore, attore, produttore discografico, artista completo e intellettuale complesso, ha attraversato cinque decenni di evoluzione culturale, in particolare della musica rock, lasciandosi periodicamente dietro le spalle i più diversi stili con i quali si è cimentato, le più diverse immagini che ha incarnato. Ogni volta da leader indiscusso.
Dal folk acustico all'elettronica, dal glam rock, al soul, dal cinema al video, dal palco alla scrittura, ha influenzato il pensiero, i gusti, le mode di varie generazioni del “secolo breve”.
Nel corso di questo speciale di Lezioni di Rock, Assante e Castaldo ripercorreranno la vita e la carriera, entrambi straordinarie, di uno dei più grandi geni della storia della musica.

Ascoltare la musica, vedere la musica, raccontare la musica. Ernesto Assante e Gino Castaldo, critici musicali del quotidiano La Repubblica, hanno seguito le cronache musicali
degli ultimi quattro decenni, intervistando i protagonisti, italiani e non, recensendo dischi,
concerti e raduni epocali, anticipando le tendenze della scena nostrana e internazionale.
Ora storia e cronaca si fondano nelle “Lezioni di rock”, un percorso guidato tra ascolti, video e parole, condotto dai due critici e show men, che faranno così entrare il pubblico in una sorta di macchina del tempo che permette di viaggiare a ritroso e riscoprire, in una serie di ascolti selezionati e commentati, l’evoluzione di una musica, il rock, che non è mai stata soltanto musica, ma che ha portato con sé sogni e passioni, idee e progetti, immagini e avventure di diverse generazioni di giovani.