La Direzione Investigativa Antimafia di Firenze ha sequestrato un patrimonio stimato in oltre cinque milioni di euro nei confronti di tre imprenditori calabresi operanti in Toscana . Il provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Firenze, è frutto di una indagine condotta dalla Dia e coordinata dalla Procura della Repubblica. Secondo quanto spiegato in un comunicato le movimentazioni di capitali e gli investimenti immobiliari effettuati dagli stessi manager (frutto di reati fiscali e altre attività illecite) sarebbero avvenute a fronte di esigui redditi dichiarati, ma anche i legami con la criminalità organizzata calabrese. Gli imprenditori sono Giuseppe Iuzzolino, Martino Castiglione e Vincenzo Benincasa, tutti originari di Strongoli, nel crotonese, ma radicati da molti anni in Toscana. Il provvedimento scaturisce da complesse indagini condotte dalla Dia, coordinate dal locale procuratore della Repubblica, Giuseppe Creazzo, e dirette dal sostituto procuratore, Eligio Paolini, che hanno consentito di dimostrare non solo le ingenti movimentazioni di capitali e gli investimenti immobiliari effettuati dagli stessi (frutto di reati fiscali e altre attività illecite) a fronte di esigui redditi dichiarati, ma anche i legami con la criminalità organizzata calabrese.
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