A quindici giorni dall'annullamento della finale del Calcio Storico Fiorentino a Palazzo Vecchio si torna a parlare del torneo di San Giovanni che quest’anno si è fermato dopo le due semifinali dopo la decisione del sindaco Dario Nardella per le gravi scorrettezze nel corso delle due partite. E proprio il primo cittadino ha preso la parola per parlare delle polemiche sul torneo di San Giovanni. “Abbiamo annullato la finale del 24 giugno perchè si era creato un contesto difficile che non consentiva lo svolgimento della gara. E' stata una decisione necessaria per dare nuova linfa al Calcio Storico – ha dichiarato Nardella – e dobbiamo lavorare per rimettere al centro della città una delle manifestazioni più amate”. “Il Calcio Storico si intreccia con la vita di Firenze e siamo fortemente convinti di dare un nuovo rigore a questa manifestazione ed è necessario l'impegno ed il coinvolgimento di tutti a cominciare dai quattro colori perchè il Calcio Storico vive e può vivere se coloro che lo animano sono convinti di riportarlo al senso di sfida autentica e sana che ha contraddistinto la nostra città”. “E' necessario recuperare l'identità fiorentina – ha proseguito il sindaco – non è possibile vedere sul campo così pochi fiorentini, va bene il sano agonismo ed il confronto duro ma non deve sconfinare oltre i principi basilari di ogni gioco come purtroppo è accaduto quest’anno”. “Assistere ad una partita in cui prevale lo scontro fisico rispetto alla bellezza della partita penso che abbia poco a che fare con la parola “calcio in costume””.
“I fiorentini – ha concluso il sindaco nel suo intervento – meritano questa manifestazione e quella di quest'anno non sarebbe stata una finale tra chi aveva vinto sul campo rischiando di creare una situazione di pericolo. Se volele Ponzio Pilato, non è il mio mestiere - ha detto Nardella - Sarebbe stato più comodo giocare la finale, ma poi se fosse successo qualcosa cosa avrebbero detto. Ho lavorato per evitare un epilogo che sarebbe stato ben peggiore rispetto alle partite che abbiamo visto e disonorevole per la città".
Poi è toccato al presidente del Calcio Storico, e del Quartiere 2, Michele Pierguidi che ha illustrato la relazione tecnica al consiglio comunale.
“Ho sentito accuse particolari – ha esordito Pierguidi – iniziando dalla sospensione dei tornei, che è avvenuta purtroppo molte volte anche nel recente passato”. Pierguidi ha ripercorso gli ultimi anni della manifestazione, dalle decisioni della commissione disciplinare al dialogo con i quattro colori.
“Quest'anno abbiamo avuto problemi – ha ammesso Pierguidi – gli azzurri che hanno giocato e non volevano giocare, non hanno sfilato in Santa Croce perchè dovevano spiegare le regole a cinque giocatori nuovi, evidentemente c'era qualcosa che non andava”. "Ho fatto tutto quello che dovevo fare da Presidente del Calcio Storico - ha detto Pierguidi - non mi dimetto da questo incarico e penso di avere la coscienza a posto per quello che è accaduto".
Pierguidi racconta i retroscena e la riunione con i colori prima del torneo 2014 spiegando come già la finale dello scorso anno era stata caratterizzata da calcianti espulsi e poi non usciti dal campo. “Abbiamo visto le partite e immagini delle telecamere del comune – ha spiegato Pierguidi – e abbiamo potuto constatare come invece i calcianti non hanno rispettato il regolamento. I Bianchi – ha proseguito Pierguidi – hanno rimandato in campo un calciante espulso”. “Il mondo del Calcio Storico è fatto di prese in giro – chiosa Pierguidi – è stata presa in giro l'amministrazione comunale”. “Ho letto molte critiche a 'caso' – ha proseguito Pierguidi – dal cosiddetto 'testa a testa', che ha salvato la fedina penale dei calcianti e che tutti volevano abolire, ai fiorentini che non giocano più (ora 22 calcianti devono essere residenti a Firenze da almeno 2 anni e 5 calcianti possono essere 'esterni')”.
“Non ci poteva essere un'escalation di violenza e i calcianti lo sapevano – ha spiegato Pierguidi – abbiamo visto delle scorrettezze vergognose che non hanno nulla a che fare con lo spirito del gioco”. “L'annullamento è stato un gesto di grande coraggio – ha chiarito Pierguidi – e i calcianti sapevano esattamente quale sarebbe stato l'atteggiamento dell'amministrazione verso i violenti e chi non rispettava le regole, è stato un momento di grande dispiacere”.
“La parte buona del Calcio Storico che è la maggioranza – ha concluso Pierguidi – allontani e isoli chi invece non ha interesse e non ha a cuore questa manifestazione, non è possibile parlare di onore, cavalleria e tradizione fiorentina con quelli che vogliono fregare Firenze e i fiorentini. C'è chi ha pianto per non aver giocato la finale noi queste persone le rispettiamo”.
LE REAZIONI - Stella (FI) si è detto contrario all'annullamento della finale e ha puntato il dito contro alcuni aspetti tecnici del Calcio Storico Fiorentino come il sito internet registrato a 'terze persone' (che Pierguidi ha chiarito non essere di proprietà del Comune di Firenze) e un'organizzazione approssimativa dell'edizione 2014. Torselli (FdI), ringraziando “la passione” del Presidente Pierguidi per il lavoro svolto anche quest'anno, ha puntato il dito sui fatti della semifinale Verdi-Rossi, oggetto di una interrogazione in consiglio, e chiedendo “se è stata rispettata la regolarità nella gestione della manifestazione”. Bieber (Pd) ha parlato di un Calcio Storico Fiorentino che “non ci rappresenta e che è diventato uno scontro violento e non un momento di gioco”, richiamando “l'identità di questa manifestazione”. Cristina Scaletti ha criticato "la scelta di delegare ai saggi la stesura del nuovo regolamento" soprattutto "perchè il consiglio comunale di Firenze viene delegittimato del suo ruolo principale e proprio".
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