Nuovo esordio per la rassegna fiorentina del “Pinocchio Jazz” che quest’anno raggiunge l’invidiabile traguardo delle 25 candeline.
Un “presidio” ostinato che ha fatto ascoltare in città tantissime prestigiose firme della scena italiana ed una speciale vocazione allo scouting che ha sempre consentito al pubblico fiorentino di incontrare sul piccolo palco del club di Vie Nuove, in forma inedita, quei giovani astri nascenti poi diventati stelle della musica internazionale. Per questo speciale traguardo raggiunto, Pinocchio ha innanzitutto deciso di dedicare a tutti gli under 25 l’ingresso gratuito ai suoi concerti (con tessera Arci), e nelle 15 tappe che ci accompagneranno dal 10 novembre 2018 fino al 02 marzo 2019, come ormai da tradizione ogni sabato sera (ad eccezione della serata di venerdì in collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole), si potranno torrnare ad ascoltare alcuni artisti che ne hanno scritto in passato delle memorabili pagine, alternati in cartellone con progetti inediti per Firenze. Da sottolineare la nuova importante collaborazione con il Dipartimento di Jazz e Improvvisazione della Scuola di Musica di Fiesole, che in novembre presenterà al Pinocchio alcune delle proprie eccellenze didattiche e in primavera 2019 porterà all’esordio i migliori allievi della stagione in partenza in queste prossime settimane.
Sabato 10 novembre 2018
WAVES ORCHESTRA
diretta da Franco Santarnecchi
La Waves Orchestra nasce da un’idea musicale del polistrumentista e compositore Franco Santarnecchi.
Intorno alla suite “Waves” che dà il nome al gruppo, Santarnecchi (conosciuto anche per essere il pianista e compositore in alcune celebri canzoni di Lorenzo Jovanotti) ha arrangiato numerosi suoi brani originali che si ricollegano al tema principale formando un percorso musicale costruito come un'opera teatrale. Invece di ricercare l'adesione ad un canone stilistico preciso, l'autore utilizza generi e atmosfere musicali diversi per evocare un variopinto ventaglio di emozioni. Le voci sono usate quasi esclusivamente come strumenti, il pianoforte e il violoncello della tradizione europea classica si articolano con le percussioni orientali, africane e sudamericane e gli strumenti tipici del rock come la batteria, la chitarra e il basso elettrico sono accanto ai fiati. L’ensemble, composto da 17 elementi (con alcuni dei più importanti jazzisti toscani) ha già saputo distinguersi per la magia e l’impatto musicale proposti nelle prime esperienze live che si sono rivelate ricche di un alto contenuto emotivo.
Sabato 17 novembre 2018
JAMES BRANDON LEWIS Trio
with special guest Anthony Pirog
James Brandon Lewis – sax tenore, Luke Stewart – basso, Warren “Trae” Crudup – batteria
Special guest Anthony Pirog – guitar
James Brandon Lewis, sassofonista e compositore, è considerato tra i più creativi giovani talenti del jazz afroamericano. Nato a Buffalo, New York, nel 1983… ha studiato alla Howard University, dove ha suonato con Benny Golson, Geri Allen, Wallace Roney, assimilando le tecniche del mainstream ma subito affiancandole a quelle più eterodosse dell’hip-hop e della musica funk. Negli anni 2000 studia con Charlie Haden e Wadada Leo Smith e collabora con Joshua Redman, Tony Malaby, Matthew Shipp.
Si stabilisce a New York nel 2012 ed emerge velocemente come voce strumentale originale e come esponente di una nuova avanguardia di sintesi. Dopo un esordio discografico ancora incerto, Lewis firma un’opera di notevole livello con Divine Travels, affiancato da grandi nomi come William Parker al basso e Gerald Cleaver alla batteria. Un disco in cui si afferma un forte rigore stilistico, con accenti che vanno da Coltrane a Redman, ma con un piglio già fortemente individuale. Il successivo Days of FreeMan (con Jamaladeen Tacuma e Rudy Royston) sposta l’attenzione del sassofonista su un percorso volutamente autobiografico, ricordando l’adolescenza di Buffalo, a contatto con le musiche di strada e con il nascente hip-hop. I capitoli dell’album sono organizzati per sequenze ben definite, per gruppi tematici, ispirati allo sport, alla musica di A Tribe Called Quest e Digable Planets, alla libera improvvisazione. Un disco anomalo e avvincente che apre la strada per il recente No Filter, che presenta il nuovo trio con Stewart e Crudup III, formazione che affronta una musica nuda e cruda, libera da orpelli, concentrata soltanto sull’energia e sul rapporto tra il jazz storico e le correnti più disinibite della black music. È un artista in costante trasformazione, James Brandon Lewis, che forse non ha ancora stabilizzato una sua compatta fisionomia, ma che proprio per questo è in grado di sorprendere e affascinare. Per questa speciale data fiorentina, si presenta con il suo ormai stabile trio e la speciale presenza di Anthony Pirog, chitarrista e musicista senza limiti stilistici…educato al jazz ma abbracciato a diverse forme come l’indie punk, al rock e alla musica sperimentale. Tra le sue massime collaborazioni Terry Riley, Michael Formanek, Jimmy Chamberlain, storico batterista degli Smashing Pumpkins.
Sabato 24 novembre 2018
GIANLUIGI TROVESI e l’ OROBICO Quartetto
Gianluigi Trovesi - sax alto e clarinetti; Paolo Manzolini - chitarre; Marco Esposito - basso elettrico; Vittorio Marinoni - batteria e percussioni
Il nuovo quartetto di Gianluigi Trovesi nasce nel segno di un duplice “ritorno a casa”: da un lato la voglia di riprendere a suonare con collaboratori di lunga data a lui vicini anche geograficamente (sono tutti musicisti lombardi); dall’altro il desiderio di ricostituire un combo genuinamente jazzistico, manzonianamente parlando non però tornando a lavare i panni nei fiumi di casa ma "immergendo" il materiale musicale nelle acque dell'area mediterranea tout-court.
Venerdì 30 novembre 2018
La Scuola di Musica di Fiesole al Pinocchio!
HAPPENING d’esordio
con MELANI/ PIERI/ SIRINGO/ TAVOLAZZI
(Ingresso libero con tessera Arci)
il Dipartimento di Jazz e Improvvisazione della Scuola di Musica di Fiesole si lega al Pinocchio Jazz in una speciale collaborazione. Il 30 Novembre sul palco della rassegna fiorentina (ad ingresso libero), salirà una rappresentanza d’eccezione dei docenti del Dipartimento: Antonino Siringo, docente di Pianoforte Jazz, e Leonardo Pieri, docente di Ear Training e Armonia Jazz, si alterneranno al pianoforte, accompagnati al contrabbasso e alla batteria dai rispettivi docenti, Ares Tavolazzi e Andrea Melani.
Sabato 01 dicembre 2018
GHOST HORSE
Un sestetto stellare guidato da Dan Kinzelman e Joe Rehmer
Dan Kinzelman – Sax, Percussion
Filippo Vignato – Trombone, Percussion
Glauco Benedetti – Euphonium, Tuba, Percussion
Gabrio Baldacci – Baritone Guitar
Joe Rehmer – Bass, Percussion
Stefano Tamborrino – Drums
E’ un viaggio, un’esplorazione collettiva firmata da uno dei gruppi di punta dell’attuale scena made in Italy. Partendo da un humus fatto di poliritmie latine e africane, Ghost horse tesse un ecosistema oscuro e complesso che digerisce, scompone e ricombina elementi di free jazz, hip hop e loopmusic. Il risultato, affascinante, vibra e respira con forza palpabile.
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