Oltre 200 persone hanno partecipato ieri al primo evento del percorso partecipativo sul futuro della ex caserma Lupi di Toscana.
All'incontro, presso l'Hotel Hilton di via del Cavallaccio, erano presenti, tra gli altri, l'assessore all'Urbanistica Lorenzo Perra, l'assessore al Patrimonio Federico Gianassi, il vicesindaco di Scandicci Andrea Giorgi, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni e il neo direttore dell'Urbanistica Stefania Fanfani.
I lavori della mattinata si sono svolti in due fasi: la prima con la presentazione del percorso di partecipazione e l'illustrazione delle caratteristiche urbanistiche dell'area, la seconda con gli interventi dei cittadini (tra i quali decine di proprietari dei terreni compresi nell'area di trasformazione), che hanno segnalato punti di forza e debolezza, opportunità e rischi. I partecipanti erano suddivisi in cinque tavoli, con il ruolo di 'facilitatore' svolto dalle ricercatrici di Sociolab.
"Un inizio molto soddisfacente e promettente vista la grande partecipazione - ha detto l'assessore Perra - Sono emerse molte idee interessanti e alcuni punti su cui lavorare".
"La prossima settimana - ha detto Dormentoni - proseguiremo con i laboratori nelle scuole elementari e medie della zona, Piero della Francesca di Ponte a Greve e Spinelli di San Giusto. Vogliamo sentire le idee dei bambini e dei ragazzi che forse sanno immaginare il futuro anche meglio di noi adulti".
Le tappe successive già fissate prevedono l’8 maggio il trekking urbano alla scoperta della caserma e dei suoi spazi (con merenda inclusa, appuntamento nel piazzale antistante), il 28 maggio al Nuovo Auditorium Rogers a Scandicci il workshop con tecnici, esperti e amministratori per individuare insieme le linee programmatiche della progettazione urbanistica.
L’intervento riguarda i 33mila metri quadrati dell’area della caserma, cui si aggiungono ulteriori 20mila metri quadrati di aree intorno, più altri 20mila nel Comune di Scandicci. La fase in corso è quella che vede l’avvio del percorso partecipativo finanziato dalla Regione Toscana, con l’obiettivo di raccogliere tutte le ulteriori indicazioni provenienti dall’area per attivare la fase successiva. Dopodiché si procederà con il concorso per la progettazione planivolumetrica in cui saranno dettagliate le funzioni. Il bando resterà aperto per quattro-cinque mesi e porterà alla selezione finale di un vincitore, al quale sarà chiesto di sottoporre al Comune di Firenze il piano di recupero. Sarà in questa fase avviata la variante urbanistica, la cui adozione è prevista a novembre 2016, con approvazione nella primavera 2017. Conclusa la fase progettuale, sarà pubblicato il bando per la costruzione e gestione.
Il percorso partecipativo ‘Non case ma città’ riprende le parole con cui nel 1954 l’allora sindaco di Firenze Giorgio Pira inaugurò il villaggio dell'Isolotto, che rappresentava il primo intervento di edilizia sociale del ‘900 in città. Il processo aveva già vissuto una prima tappa significativa con la maratona dell’ascolto del 21 febbraio 2015 con oltre 200 persone.
(Foto tratta dal profilo FB del Presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni)
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