La Battaglia di Anghiari c'è. Trovate le prime prove della presenza dell'opera di Leonardo da Vinci dietro la Battaglia di Scannagallo del Vasari nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Non è una leggenda, lo dicono i primi risultati della ricerca presentati oggi a Firenze alla stampa internazionale dal sindaco Matteo Renzi, dal vicepresidente esecutivo della National geographic society Terry Garcia, dall’ingegner Maurizio Seracini e dalla sovrintendente Cristina Acidini. La ricerca - coordianta dal professor Maurizio Seracini, uno dei massimi esperti al mondo di Leonardo, insieme a National Geographic society, Comune di Firenze e Opificio delle pietre dure - ha rinvenuto un campione di colore nero con composizione chimica compatibile con il nero usato nella Gioconda e nel S. Giovanni Battista al Louvre. La seconda prova è formata da frammenti di materiale rosso compatibili con materiali organici associabili a lacca rossa. Il terzo elemento è fornito dalle immagini ottenute dalla sonda endoscopica ad alta definizione che fanno capire come lo stato beige del muro originale possa essere stato applicato solo a pennello. Confermata anche l'intercapedine tra la parete dove Vasari ha dipinto il suo affresco e il muro retrostante. Il sindaco Renzi ha annunciato di aver incontrato il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi per parlare delle ricerche ed ha affermto su Twitter: "Dimostrato che la battaglia d'Anghiari c'è, chiedo al Governo di autorizzarci a verificare le condizioni in cui è. E tirarla fuori".
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