La paura nella voce di un uomo al telefono, squarcia il caldo pomeriggio fiorentino. E' un cittadino marocchino, terrorizzato, che chiede aiuto per la sorella uscita di casa e mai più rientrata. "Le è successo qualcosa di brutto" dice all'operatore del 113 al telefono.
Un presentimento che in qualche ora diverrà realtà. Infatti la donna è stata salvata grazie all'intervento della polizia che l'ha liberata, arrestando un uomo, un suo connazionale 33enne, con l'accusa di sequestro di persona.
Lo scopo del rapimento è al vaglio degli inquirenti, perché la giovane è stata sequestrata in strada, segregata in una casa, minacciata, picchiata, violentata. Ma l'uomo arrestato è il fratello del fidanzato della donna e gli investigatori stanno cercando di capire le ragioni del sequestro.
Venerdì, nel primo pomeriggio, il fratello della vittima chiama il 113 e racconta della scomparsa della sorella. Scattano le ricerche e attraverso le celle telefoniche, il cellulare della donna si aggancia in un'abitazione nella zona di Careggi.
Subito i poliziotti si precipitano nella casa e trovano la giovane vittima. E' sotto choc, il volto segnato dalle violenze. Viene trasferita in ospedale, dove viene avviato il codice rosa, previsto in questi casi.
Racconta di come l'uomo l'abbia avvicinata la sera prima, mentre era in strada a piedi. E' stata presa per i capelli, minacciata di morte e rinchiusa nell'appartamento. Le botte, gli abusi, le violenze fino alla liberazione.
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