Il Comitato territoriale dei Sindaci della provincia di Firenze-Prato-Pistoia, che afferiscono a Publiacqua, ha deciso oggi (ieri, ndr) di incrementare il costo della tariffa del 3,5% a partire dal 2016 .
Publiacqua aveva richiesto il +7,5% e l'Autorità Idrica Toscana il +4% .
La dichiarazione di Fulvio Farnesi (Federconsumatori Toscana): “Sicuramente è un risultato che, rispetto alla ipotesi di partenza, premia anche la presa di posizione delle Associazioni dei consumatori, che nei giorni scorsi avevano denunciato come fossero esagerati ed ingiustificati gli aumenti richiesti. E' un primo risultato di queste nostre battaglie ma non basta, prendiamo atto della disponibilità dei sindaci, molti dei quali nei loro interventi hanno ribadito la disponibilità a rivedere alcune questioni, a partire dal 2017, che potrebbero perfino portare ad una riduzione delle tariffe stesse. Ci riferiamo alla necessaria revisione degli oneri di concessione che gravano in alcuni casi fino al 18% della tariffa stessa, alla revisione della impostazione dei costi operativi di Publiacqua che sono ancora considerati gli stessi dal 2011 a fronte di processi di efficientamento effettuati in questi anni. Processi, questi ultimi, che hanno prodotto una riduzione dei costi amministrativi ma che continuano a gravare sulla bolletta. Cosi come è necessario coprire i costi delle spese non strutturali con gli utili delle gestioni precedenti e non riversarli nella bolletta”.
Se l'assemblea della Autorità Idrica, che oggi è stata rinviata, approverà nei prossimi giorni gli incrementi dei vari gestori (Gaia +5%, Geal +6,5%, Acque 6,8%, Publiacqua +3,5% , Nuove Acque +3,8% , Asa +2,7%, Fiora +4,4% ) si avrà un ulteriore aggravio di costi per le famiglie di lavoratori e pensionati per un servizio che, insieme all'energia e ai trasporti, ha costituito un aumento complessivo aumento del 32% negli ultimi 10 anni a fronte di una inflazione meno della metà.
Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze
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