''Firenze non e' il bancomat di Renzi. Il sindaco dica chiaramente dopo le accuse di Fantoni cosa vuole fare, rimanere a lavorare per la citta' o candidarsi a livello nazionale? Se vuole andare via lo faccia pure, ma non usi Firenze e i soldi dei fiorentini per farsi campagna elettorale. E' doveroso dare certezze ai fiorentini''. Lo affermano, in una nota, i consiglieri del gruppo Pdl in Palazzo Vecchio, dopo la discussione in consiglio comunale sulle dimissioni dell'ex assessore Claudio Fantoni. In aula il sindaco Matteo Renzi ha comunicato ai consiglieri che Alessandro Petretto e' il nuovo assessore al bilancio e partecipate, e che Sergio Givone avra' la delega a cultura e contemporaneita'. Le altre deleghe di Fantoni saranno cosi' suddivise: personale a Elisabetta Meucci, casa e patrimonio a Stefania Saccardi. Nel corso del dibattito in consiglio comunale, durato circa 3 ore, il capogruppo di Spini per Firenze Valdo Spini ha osservato che ''se Fantoni si e' dimesso, evidentemente voleva gettare un grido di allarme su cui dobbiamo fare chiarezza. Voglio ricordare che l'art.81 della Costituzione vieta le spese senza copertura''. Spini ha poi fatto ''un appello sia al sindaco Renzi sia a Fantoni, perche' ci dicano se esiste una nota con la quale l'assessore Fantoni avrebbe esposto al sindaco la criticita' dei conti dell'amministrazione''. Secondo Bianca Maria Giocoli, vice capogruppo Fli, la ''tempistica delle dimissioni da' da pensare. Il sindaco ha risposto calando due assi, coi professori Petretto e Givone''. Per Tommaso Grassi (Sel) ''l'annuncio di nomi illustri non risolve i problemi denunciati dall'ex assessore Fantoni. E' singolare la tecnica di Renzi: i tecnici in giunta, i politici a capo degli uffici. Ormai c'e' un uomo solo al comando e chi sgarra va via''. La capogruppo di perUnaltracitta' Ornella De Zordo ha sottolineato che ''le dimissioni di Fantoni non sembrano potersi ridurre a una lotta tutta interna al Pd, ma sono piuttosto la reazione di chi in coscienza non se la sente piu' di avallare scelte di bilancio che reputa azzardate e strumentali''. De Zordo e Grassi, inoltre, in una nota, ricordano che il neo assessore Petretto ''e' stato uno dei promotori del 'Comitato del No' ai referendum per l'acqua''. Il consigliere dell'Udc Massimo Pieri ha ringraziato Fantoni ''per il buon lavoro svolto. Auspichiamo che il suo successore, oltre ad essere un super tecnico, sappia quanto costa un litro di latte o un panetto di burro''. Per i consiglieri della Lista Galli ''Renzi ha tentato di gettare acqua sul fuoco, tirando fuori dal cappello i nomi di due tecnici, ma cosi' facendo dimostra di essere alle corde''. ''Le dimissioni di Fantoni sono il sintomo di un malessere che serpeggia da tempo - ha detto Mario Razzanelli, capogruppo della Lega Nord Toscana -. Quanto e' successo e' grave: l'addio di Fantoni ha delle precise motivazioni politiche''. ''L'Idv - scrivono in una nota Giuseppe Scola, capogruppo del partito in consiglio comunale e Alessandro Cresci, coordinatore provinciale fiorentino -, alla luce delle due nuove nomine nella giunta comunale di Firenze, auspica che possa tenersi al piu' presto un incontro politico per valutare la situazione''.
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