"Il Ministero per lo Sviluppo Economico doveva solo inviare il commissario al Forteto. Si erano già espressi in questa direzione sia gli ispettori ministeriali che la direzione competente, mancava solo l'atto finale. Invece, ieri è arrivata la notizia della retromarcia del Governo Letta." La notizia viene fornita dal capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana Giovanni Donzelli che ha pubblicato sui social network la lettera con la retromarcia del Governo datata 19 novembre 2013, La lettera, consegnata ieri durante i lavori della III Commissione in Regione e arrivata a Donzelli tramite la collega di partito Marina Staccioli, comunica che "la divisione IV di questa direzione generale, vista la competenza per l'adozione di eventuali provvedimenti ed alla luce delle controdeduzioni presentate dall'ente, ha chiesto alla scrivente divisione, di disporre un supplemento di verifica, in corso di disposizione". "Non è solo uno stop, ma è proprio una pericolosa retromarcia” attacca Donzelli che aveva fatto partire l'iter del commissariamento tramite un atto in Consiglio Regionale. “Ricordo che si erano scagliati contro la decisione degli Ispettori tecnici di richiedere il commissariamento gli stessi vertici territoriali del Partito Democratico, la CGIL e la CISL. Indebite, gravi e pericolose le pressioni politiche fatte nel tentativo di insabbiare la più brutta pagina di violenza sui lavoratori e sui minori della Regione Toscana." "Alcune vittime e testimoni che hanno permesso di far scoprire le atroci violenze fisiche, psicologiche e sessuali perpetrate anche su minori e disabili all'interno della setta tanto cara alla sinistra locale, ancora oggi lavorano al Forteto e sono quotidianamente oggetto di mobbing e punizioni lavorative motivate solo dall'aver denunciato gli abusi. Questo cedimento del Governo rischia di essere anche un pericoloso segnale che può essere sfruttato per inviare messaggi para-mafiosi ai testimoni del processo in corso" dichiara furioso Giovanni Donzelli. "Il Partito Democratico chieda pubblicamente al proprio Governo di procedere secondo le evidenze dei fatti e smentisca qualsiasi pressione politica se non vorranno continuare a essere identificati come corresponsabili delle violenze".
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