Balotelli che abbraccia la madre per parlare di cittadinanza ai figli di immigrati, un castello fra le nuvole per citare Thoreau, ma anche il Marzocco, il leone simbolo della repubblica fiorentina: queste alcune delle immagini che hanno accompagnato l'intervento di Matteo Renzi, che ha rispolverato il suo tradizionale format per l'appuntamento di oggi a Firenze col candidato premier Pierluigi Bersani, da lui sfidato lo scorso autunno alle primarie del centrosinistra. Se l'immagine del giovane iraniano condannato a morte ha fornito al sindaco di Firenze lo spunto per condannare le violazioni ai diritti umani in Iran e Siria, perche' ''vogliamo un'Italia portatrice sana di valori, entusiasmo, bellezza'', il fiorino, moneta della Firenze rinascimentale, gli ha permesso di dire che ''quando la finanza fa bene il suo lavoro nascono le cose belle'', e che ''l'Italia giusta non ha paura del rapporto tra finanza e politica''. Sempre dalla sua terra vengono altri simboli dell''Italia giusta': l'Istituto Universitario Europeo di Fiesole (''Pierluigi - ha detto Renzi - vorrei che ci aiutassi a farne un luogo per accademici e ricercatori, uno dei pezzi dell'Europa che verra'''), il teatro della Pergola dove fu inventato il telefono, collegato da Renzi alla foto del fondatore di Google in metropolitana, e lo stabilimento del Nuovo Pignone che con la proprieta' degli americani di General Electric ha raggiunto livelli di eccellenza mondiale. ''Non abbiamo paura - ha spiegato - dell'Italia giusta che guarda al mondo e crea lavoro qualificato''. (Leonardo Testai - ANSA)
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