Spari a posto blocco, chiesta condanna per capitano carabinieri e per tre albanesi

Condannare tre cittadini albanesi a 1 anno e 8 mesi per resistenza e un capitano dei carabinieri a 1 anno e 4 mesi per lesioni dolose. E' questa la richiesta di condanna del pm di Firenze Concetta Gintoli nel processi per i fatti del 29 ottobre 2014, quando i tre tentarono di sfuggire a un posto di blocco dei carabinieri a Capraia e Limite (Firenze) dopo una rapina.

I tre non si fermarono all'alt dei carabinieri e cercarono di investire il capitano, ora a processo, il quale sparò alcuni colpi di pistola, ferendo seriamente, con un colpo, uno dei malviventi, mentre con un altro sparo l'ufficiale ferì se stesso a una gamba.

Secondo il pubblico ministero non c'era bisogno di sparare. Per la difesa dell''ufficiale dell'Arma, avvocato Umberto Schiavotti, i colpi partirono accidentalmente.

Nel processo è emerso che i tre albanesi erano sospettati da tempo di compiere furti e rapine e l'Arma li stava indagando. Quella sera, dopo una rapina, anche grazie a un segnalatore Gps, vennero individuati e monitorati sulle strade dell'Empolese, tanto che su una rotatoria stradale il capitano e i suoi uomini aspettano la banda che non rispettò l'alt di controllo e provò a scappare.

Nel processo è emerso anche che uno degli imputati albanesi circa sei mesi dopo in Lombardia colpì con un cacciavite alla testa un poliziotto
che lo voleva arrestare durante un tentativo di furto. La sentenza del tribunale di Firenze giudice Marco Bouchard, è attesa il 27 febbraio.