Dopo i crolli delle plafoniere dello scorso giugno ed il cedimento di un controsoffitto a causa di un'infiltrazione d'acqua a fine ottobre, che per fortuna non hanno ferito nessuno, la scuola Giotto di via Landucci a Firenze torna protagonista.
Stavolta non si tratta né di crolli, né di distacchi, bensì di mancanza di buonsenso.
La scuola ha due accessi, uno in via Landucci e l'altro nell'adiacente via Capo di Mondo. In quest'ultima ieri (vedi foto inviataci) erano in corso dei lavori di asfaltatura del manto stradale. Su una mezzeria viaggiavano a ciclo continuo un grosso camion, una macchina per spargere il bitume ed un rullo levigatore: l'odore di catrame ed i vapori rendevano l'aria irrespirabile. L'altra mezzeria era occupata dal flusso di auto, che circolavano a ridosso del cancello di uscita dove si accalcavano bambini, mamme e nonni con i passeggini dei fratellini più piccoli che, inevitabilmente, respiravano i vapori tossici.
Vista la situazione, alcuni parenti dei piccoli alunni avevano chiesto di far uscire i bambini dall'ingresso di Via Luca Landucci, ma il personale della scuola, dopo un sopralluogo, ha ritenuto di non accogliere la richiesta. “Basta solo fare un po' di attenzione”: questa è stata la risposta che ci hanno riferito alcuni parenti degli scolari.
I crolli e distacchi degli scorsi mesi, probabilmente, erano imprevedibili, ma un potenziale pericolo come quello di ieri poteva essere gestito in tutt'altro modo...
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