Una sfida per la costruzione di un ambiente di lavoro sano e sicuro. Parte da Firenze il progetto pilota Euridice-Ten. Finora i fattori psicosociali non sono stati considerati come una componente fondamentale di una politica per la prevenzione e per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il decreto sull’ambiente di lavoro sano e sicuro e l’accordo Stato-Regioni per l’accertamento dell’assenza di stati di tossicodipendenza nei lavoratori dei cantieri impongono ai datori di lavoro la valutazione del rischio psicosociale. Ma molti sono i problemi aperti incluso quello della corretta applicazione di queste disposizioni di legge.
Attorno a queste problematiche si svolgerà l'euroconferenza che si terrà a Firenzeoggi e domani, 11 e 12 giugno, presso la sala Luca Giordano della Provincia in via Cavour n. 1.
L’iniziativa che affronta “La prevenzione del disagio psicosociale, dello stress, del mobbing e delle dipendenze da e senza sostanze negli addetti alle grandi opere infrastrutturali” scaturisce al termine dell’attuazione del Programma Strategico PMS 50/08/P5 “Analisi dei flussi informativi sui rischi e gli infortuni lavorativi per lo sviluppo di strumenti e azioni finalizzati al miglioramento delle condizioni di lavoro“ promosso dall'Inail e realizzato dalla Asl di Firenze e dalla Cooperativa di Studio e Ricerca Sociale Marcella Onlus .
Sostenuta dalla Provincia di Firenze con il concorso di Banca Intesa, Unicoop Firenze, AVR e con il patrocinio dell'Unione Europea, dell'Agenzia esecutiva di Bilbao e di Federrserd, l'euroconfrenza fa il punto sul lavoro effettuato in questi anni a Firenze ed in Toscana sulla prevenzione del disagio psicosociale nei luoghi di lavoro e propone Euridice-Ten, come programma pilota e di eccellenza europeo. Esso intende fornire ai lavoratori impegnati nei cantieri delle grandi opere italiane ed europee, una risposta ai bisogni determinati dal disagio psicosociale e da una vasta gamma di problemi collegati con la salute sul lavoro, quali mobbing, stress da orari e turni di lavoro, dipendenze da sostanze legali ed illegali (alcol e droga in particolare).
Per questo, Euridice-TEN si propone di sviluppare la consapevolezza circa l’estensione del problema e di approfondire cosa si può fare realisticamente per mitigare la situazione di rischio; le soluzioni che vengono proposte si collocano all’interno di un programma comprensivo e globale di intervento. Esso valorizza la risorsa umana come determinante nel destino di una impresa e fa leva sulla cultura del lavoro come fattore che può dare luogo a cooperazione e solidarietà. Le azioni programmate prevedono: una ricerca sulla percezione del rischio psicosociale, diversi moduli formativi riservati agli opinion leader, campagne informative e di sensibilizzazione rivolte a tutti i lavoratori, la sperimentazione di forme innovative di aiuto ai lavoratori in difficoltà, la valutazione dell’efficacia degli interventi, la diffusione dei risultati e la transnazionalità.
L'euroconfrenza è rivolta ai medici competenti, ai responsabili della sicurezza da parte aziendale (RSPP, Coordinatori 494), ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ai funzionari sindacali e alle RSU, agli operatori dei servizi di Medicina del Lavoro e dei Ser.T., agli amministratori.
Dopo i saluti del Presidente della Provincia Andrea Barducci oltre 30 relatori italiani ed europei ( Strasbrurgo,Vienna, Lisbona, Valencia) rappresentanti di Organismi internazionali, Università, Organizzazioni sindacali e Centri di ricerca apriranno un fitto confronto ed un efficace scambio di esperienze su ambinente di lavoro,salute e sicurezza.
L'euroconferenza prevede diverse tavole rotonde coordinate da Giuseppe Petrioli, responsabile Dipartimento Prevenzione Asf, Gino Carpentiero Medico del lavoro Setting Grandi Opere Infrastrutturali dell'Azienda Sanitaria di Firenze e Giuseppe De Luca, responsabile di Euridice-Ten.
DATI EURIDICE
Nel 2013 un gruppo di 317 lavoratori appartenenti a 17 piccole e medie imprese edili fiorentine hanno partecipato, su base spontanea, alla compilazione del questionario Euridice su infortuni, stress, mobbing e dipendenze da e senza sostanze. Di seguito i dati.
RISCHIO STRESS - Eccesso di carico di Lavoro, scarsa autonomia decisionale e scarso supporto dei colleghi e dirigenti hanno dato risposte stress. Molte sono le ore di straordinario, tra le 20-30 ore mensili specialmente nel settore privato. L’organizzazione del lavoro è considerata problematica: solo il 38,8% la valuta efficiente. Il 21% considera le proprie condizioni di salute come uno ostacolo al lavoro che svolge e quindi fonte di disagio psicosociale. Essa inoltre richiede un alto livello decisionale (83%) ma al tempo stesso i lavoratori hanno poca autonomia (49,6%); l’alto livello di flessibilità richiesto sul lavoro (79%) contraddice l’eccesso di richieste contrastanti (37,5%). L’elevato livello di competenze (85%) richiede un alto livello di attenzione e di concentrazione (72,2%) ed una moderata intensità dello sforzo fisico (52,1%). Altro punto stressogeno è dato dal conflitto all'interno del team di lavoro che oltre a provocare stress assume anche forme del mobbing. RISCHIO MOBBING - Cattiva comunicazione, eccesso di contestazioni disciplinari ingiustificate e eccesso di visite fiscali inviate ai lavoratoti, oltre ad assegnazioni di compiti umilianti. La comunicazione all’interno dell’organizzazione del lavoro in alcuni casi è fonte di scontri (6%). Le critiche immotivate riguardano il 6% degli interessati ed il 7,6% afferma che gli vengono assegnati compiti umilianti o di cui non si capisce l’utilità.
Le dipendenze da e senza sostanze - Il 40% dei lavoratori non consuma alcuna bevanda alcolica: tra i bevitori dominano il vino (29,4%) e la birra (22,7%). Non viene registrata l’abitudine di bere alcolici prima di andare al lavoro ed oltre il 70% attribuisce all’alcol una certa responsabilità nel determinare incidenti lavorativi ed assenze. Emergono invece le prime avvisaglie tra i lavoratori della propensione al gioco d’azzardo: il 3,2% afferma di giocare più di quanto si era prefissato.
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