Modifica dei requisiti di anzianità di residenza e reddito per l’accesso alle graduatorie e l’assegnazione delle case popolari, azzeramento del canone sociale, graduatorie sempre aperte e aggiornate ogni sei mesi,
vendita del patrimonio immobiliare esistente e ricavato investito per realizzare nuovi alloggi o acquistarne di esistenti, razionalizzazione della struttura burocratica.
Sono i punti salienti della proposta di legge regionale sulle politiche pubbliche per la casa presentata dal gruppo consiliare di Forza Italia e illustrata stamani nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato anche una delegazione della Lega Nord Toscana.
«Una vera e propria rivoluzione», così la definisce il capogruppo Giovanni Santini, «necessaria per adeguare una legislazione regionale datata e legata a un contesto socio-economico profondamente diverso». Si parte quindi da una modifica sostanziale dei requisiti per l’accesso alle graduatorie l’assegnazione degli alloggi ERP, dall’introduzione dell’Isee come parametro reddituale al criterio premiale della residenza o del domicilio lavorativo: solo chi risiede o lavora da almeno dieci anni nello stesso Comune o in Comuni consociati, potrà presentare domanda per accedere alle graduatorie.
Una scelta che intende premiare chi contribuisce fattivamente alla crescita del territorio, evitando che “nuovi arrivati”, a prescindere dalla zona di provenienza, possano scavalcare chi da anni aspetta una casa, un criterio di buon senso già adottato positivamente da altre amministrazioni. Prevista anche l’apertura permanente delle graduatorie e l’aggiornamento semestrale per garantire risposte efficaci e tempestive alle domande dei cittadini. Inoltre, per le categorie particolarmente in difficoltà, quali i nuclei familiari con reddito annuo complessivo costituito esclusivamente da pensione sociale oppure da pensiona minima INPS, oppure non percettori di reddito la proposta di legge di Forza Italia prevede l’azzeramento del canone sociale.
Altro punto cardine della proposta di legge e cavallo di battaglia di Forza Italia è la riapertura dei bandi per la vendita degli alloggi ERP. Un piano di vendita consistente, e non come quello varato dalla giunta un anno fa, che permetta a decine di migliaia di inquilini di comprare la casa in cui abitano e allo stesso tempo garantisca introiti da destinare alla costruzione di nuovi alloggi o l’acquisto sul mercato di immobili invenduti (si ricorda che il patrimonio Erp esistente conta circa 50mila unità immobiliari, mentre gli alloggi vendibili se fosse passata la proposta formulata da Forza Italia l’anno scorso, risulta pari a quasi 25mila).
Infine è prevista anche una radicale modifica della struttura e delle funzioni della macchina amministrativa che si occupa delle politiche per la casa tra cui: riduzione delle Lode e delle agenzie per la casa dalle attuali 11 ad 1 (livello ottimale l’intero territorio regionale) e assegnazione all’agenzia del reperimento di alloggi sul mercato libero da locare (con conseguente attività di garanzia nei confronti del proprietario per danni e insolvenza); messa a disposizione di alloggi non ERP per forme di accoglienza emergenziali e di alloggi a nuclei familiari che non riescono autonomamente, per condizioni economiche, anche temporanee, a soddisfare il bisogno di una casa adeguata alle proprie necessità abitative; svolgimento, in modo continuativo, di attività di informazione e orientamento all’utenza.
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