Dopo una lunga trattativa, finalmente, Amauri è arrivato a Firenze. Nel primissimo pomeriggio di ieri le visite mediche, poi la firma sul contratto che, a causa della mancanza di un documento che certificasse l'interruzione del rapporto tra il giocatore e la Juventus, è arrivata solo poco prima di cena.
Oggi, presso la sala stampa Manuela Righini dello stadio Artemio Franchi la presentazione ufficiale.
Pantaleo Corvino presenta il giocatore: “Amauri arriva a Firenze a titolo definitivo, con un impegno che prevede un possibile matrimonio futuro”.
La parola passa ad Amauri
“Sto bene, al di là di non aver giocato fino ad adesso, mi sono allenato bene, mi manca la partita e so che per entrare in forma bisogna giocare – ha dichiarato – la Juventus adesso è il passato e qui voglio dimostrare che posso dare tanto. La fiorentina è una grossa realtà del calcio italiano e spero di fare bene, prima di tutto per me stesso. Vengo qui al posto di Gilardino, lui è un grande centravanti – prosegue – io ho caratteristiche diverse e so che per giocare, al di là del gol devo fare delle belle partite. Venendo qui non in prestito mi sono messo in gioco, il direttore mi aveva offerto un contratto di 2 anni e mezzo, vedremo”.
“Ho tanto entusiasmo e voglia di riscatto, negli ultimi anni sono diventato un giocatore troppo statico e questa non è una mia caratteristica, lo scorso anno a Parma riuscii a ritrovarmi e spero di fare qui altrettanto. Ho parlato con Delio Rossi e mi ha detto che all'attaccante chiede movimento”.
“Jovetic? - Stevan è un grande giocatore, mi auguro che ci si possa aiutare a vicenda, lui è un giovane con tantissima classe, io potrò dare il mio contributo con la mia esperienza”.
“Il momento Viola? - So che la Fiorentina sta passando un momento particolare, ma per questo non si può negare che sia una grande squadra, dobbiamo lavorare per far giocare i Gigliati da Fiorentina ed io cercherò di dare al mio contributo assieme ai compagni”.
“Contatti col Milan? - Non ci sono stati, ho solo avuto problemi con mia moglie che sta per dare alla luce il terzo figlio. Già dalla scorsa settimana era tutto definito con la ACF”.
“Batistuta? - Per me è uno degli attaccanti più forti che ha avuto il calcio italiano, vorrei riuscire a fare tanti gol come lui”.
“Se soffro le pressioni e la sfiducia dell'ambiente? - Penso che gli ultimi due anni che ho fatto con la Juventus sono stati 24 mesi con una squadra in difficoltà, non è la Juve di oggi, i discorsi del carattere e la fragilità penso che siano cose usate come scusa per giustificare i risultati di tutto il collettivo”.
“Quanti gol spero di fare? - Non do numeri, ma assicuro che mi impegnerò in ogni gara”.
“Firenze? - Ho parlato con Luca Toni che mi ha consigliato di venire a Firenze, dicendomi che la Fiorentina è un bell'ambiente”.
“Il ritardo sulla firma? - Mancava un documento della Juventus che non arrivava ed ero un po' nervoso”.
“Io e la Nazionale? - Un passo alla volta, se dimostro di fare bene qua, forse si aprirebbero le possibilità di tornare in Nazionale”.
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