In dodici anni i tecnici del Comune hanno bonificato completamente 120 edifici e rimosso e conferito in discarica circa 500 manufatti contenenti amianto, per un totale di oltre 400 tonnellate di materiale.
Sono alcuni dei dati forniti dall’assessore all’ambiente Alessia Bettini intervenuta, questa mattina alle Murate, al convegno ‘Amianto: impegno e soluzioni delle istituzioni pubbliche’ organizzato dall’assessorato insieme all’ ‘Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica’ (Ispo).
«Fin dall’entra in vigore, nel 1992, dell’apposita legge – ha ricordato l’assessore – l’amministrazione comunale ha predisposto una serie di interventi per una corretta gestione dei problemi derivanti dalla presenza di manufatti contenenti amianto nelle proprietà comunali. Con il supporto di consulenti esterni, è stato così effettuato uno screening e, contemporaneamente, si è provveduto alla formazione del personale comunale per intensificare ed approfondirne le risultanze. Questa attività è proseguita fino al 2000 limitando le bonifiche alle sole emergenze e ad interventi connessi alle manutenzioni o ristrutturazioni degli edifici».
«Nei primi anni Duemila – ha proseguito Alessia Bettini – il Comune ha costituito, alla direzione servizi tecnici, un ufficio espressamente dedicato alle opere di bonifica con attività specifiche che vanno dall’individuazione dell’immobile e alla sua ispezione, all’attuazione della notifica con l’elenco dei manufatti contenenti amianto, alla bonifica, privilegiando la rimozione). Le ispezioni dei tecnici hanno riguardato oltre che gli immobili di proprietà comunale anche gli immobili in affitto con presenza di personale dipendente dell’amministrazione comunale».
«Per gli interventi di bonifica da amianto effettuati da questo apposito ufficio – ha sottolineato – il Comune ha investito, complessivamente, circa 4miioni e mezzo di euro, che comprendono anche i costi degli interventi effettuati all’ex Teatro Comunale e alle ex poste di via del Pratellino. Le bonifiche più significative che ci hanno visti impegnati con la tipologia dell’amianto libero sono state quella all’ex Teatro Comunale e l’ex edificio delle Poste di via del Pratellino . In entrambi i casi, col supporto delle ditte appaltatrici e del servizio dell’azienda sanitaria locale, sono state predisposte apposite aree che hanno garantito la non dispersione di fibre libere nell’ambiente e conciliando la necessità di procedere con le bonifiche con l’attività delle strutture».
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