6 milioni di euro da recuperare dalle risorse del Comune di Firenze per supportare immediatamente le famiglie di Firenze in difficoltà economica a causa della crisi determinata dalla pandemia di Coronavirus.
È quanto propone Sinistra Progetto Comune e Firenze Città Aperta indicando come reperire i fondi ed aiutare così chi è rimasto tagliato fuori dagli aiuti per i pagamenti delle bollette e la sopravvivenza.
La proposta è finalizzata per:
pacchi alimentari - rendere permanente per il 2020 l’erogazione
buoni spesa - ripetere la distribuzione terminata allargando la platea a chi è risultato escluso
contributi affitti - si prevede di coprire ulteriori 2.200 famiglie
fondo bollette/liquidità - si prevede di istituire un fondo per piccoli contributi di liquidità per famiglie in assoluta necessità, almeno 1.000 famiglie
Per reperire i 6 milioni di euro, secondo la proposta di Bundu, Palagi, Torrigiani e Grassi, il Comune di Firenze dovrebbe attingere dai seguenti capitoli:
CAPITOLO PARTECIPATE
Erogazione da Toscana Energia-A Prato Consiag ha erogato come donazione liberale 1 mln di euro per l’emergenza ai comuni pratesi. CHIEDIAMO al Comune di attivarsi su per analoga erogazione e di destinare tali risorse ai Pacchi Alimentari.
Anticipazione del 50% dei canoni e degli utili da Publiacqua e Toscana Energia. Prevediamo di utilizzare il 17% di tale importo pari a euro 2,5 milioni per i Buoni Spesa.
Utilizzo del fondo morosità di Publiacqua per euro 300.000 per Fondo Bollette.
BILANCIO COMUNALE
Riduzione Spese per Pandemia-in questi mesi si sono ridotte le spese per utenze e consumi. Si consideri che le spese sono circa 27 milioni complessivi annue. Prevediamo un risparmio di 2 milioni da destinare per il 10%, ovvero 200.000 al fondo bollette.
MUTUI
Pagamento solo del capitale e non degli interessi. Ad oggi su 62 mln di restituzione mutui circa 8.4 milioni sono di interessi. Rimodulazione della restituzione dei fondi, senza sospensione pagamenti del capitale, ma rinvio degli interessi a dopo che arrivano somme da Governo e tasse per coprire. Operazione emergenziale: utilizzare quelle somme di cassa per spesa immediata. Recupero entro il 30/06 di almeno 3 milioni. Proponiamo di impegnare 2 milioni per il contributo affitti.
“Non andrà tutto bene, ma soprattutto, non sta andando tutto bene” dichiarano la consigliera Antonella Bundu e il consigliere Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune. “Tante persone non riescono ad accedere agli strumenti di sostegno materiale pensati dalle istituzioni. Le responsabilità – aggiungono Bundu e Palagi – non sono unicamente della Giunta e capiamo le difficoltà, ma occorre un impegno condiviso per trovare soluzioni coraggiose. Dirsi che stiamo facendo il massimo per non affrontare i problemi sarebbe l'errore più grande”.
“Firenze Città Aperta è dall'inizio della pandemia impegnata a sostenere le numerose risposte solidali che sono nate nei nostri quartieri” aggiunge Francesco Torrigiani, co-portavoce di FCA e consigliere del Quartiere 1. “Abbiamo misurato direttamente le difficoltà di tantissime persone e qualsiasi realtà può testimoniare storie di chi è rimasto fuori dagli aiuti. Manca inoltre completamente una forma di sostegno al pagamento delle utenze. Se è vero che per questa fase non sono previsti stacchi e morosità, ci sono tante situazioni debitorie precedenti – continua Francesco Torrigiani – che non sono state sospese e, soprattutto, tutti i pagamenti sono solo rinviati, come le difficoltà a sostenere le spese”.
“I problemi del bilancio del Comune di Firenze vengono da lontano” conclude Tommaso Grassi di Firenze Città Aperta e già capogruppo di Firenze Riparte a Sinistra in Palazzo Vecchio. “Questo – prosegue Tommaso Grassi – non è il momento di evidenziare tante difficoltà che oggi si sarebbero potute evitare, specialmente nel rapporto che avevano le nostre casse con i flussi turistici incontrollati. È il momento di trovare soluzioni. Noi le stiamo offrendo, con i numeri che alleghiamo. Risorse necessarie per dare sollievo alla drammatica situazione di tante famiglie e persone. Abbiamo anche avanzato una proposta precisa di quali possano essere le voci da cui recuperarle. Molto ancora può essere fatto e deve essere fatto”.
“Il Comune di Firenze deve intervenire con risorse proprie: nelle difficoltà – concludono Grassi, Torrigiani, Bundu e Palagi – il primo impegno di tutta la Città deve essere quella di partire da chi è più in difficoltà”.
D.M.
Di seguito la tabella con la ripartizione delle somme da destinare a supporto delle famiglie in difficoltà
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