Arrabbiato, nero. Stevan Jovetic e´ tra i primi a presentarsi in sala stampa dopo l´ennesima sconfitta interna contro il Chievo. Ancora una batosta, dal punto di vista morale e non solo per il montenegrino e i compagni. Sguardo verso il basso, poca voglia di parlare, ma anche la responsabilità di chi sa di avere del credito con i tifosi della Fiorentina.
Nonostante le ultime prestazioni, davvero al di sotto delle aspettative di tutti. E allora, Jo Jo, prende la parola. E anche con coraggio dice la sua, usando frasi che sicuramente faranno discutere: ´E´ brutto giocare in questa situazione, so che alla gente questa situazione dispiace, ma noi siamo gli unici che possono capovolgere questo momento difficile. Essere contestati a fine gas va bene, ma durante i novanta minuti dovremmo essere più tranquilli. Ultimamente giocare al Franchi e´ come giocare fuori casa e non e´ certo una situazione semplice. Così non riusciamo ad essere tranquilli. Stiamo prendendo insulti da tutti e non e´ una cosa semplice´. Tutto vero, anche se a Jo Jo, forse, andrebbe ricordato che quando il Franchi ha provato a fare il dodicesimo in campo, la Fiorentina ha perso per 5 a 0 contro la Juventus, nella gara più difficile della storia della Fiorentina. Il fantasista viola continua a dire la sua, provando a capire come uscire da questo tunnel che sembra davvero senza fine: ´Anche contro il Chievo non siamo stati bravi a sfruttare le occasioni che ci sono capitate. Siamo forti, abbiamo giocatori forti, non ci rimane che dimostrarlo in campo. In questo momento purtroppo non ci riesce´. Alla domanda, cosa fare adesso, Jovetic risponde così: ´Ci dobbiamo allenare bene e chiedere ai tifosi di stare tranquilli. Loro son abituati a lottare almeno per l´Europa League e noi questo lo sappiamo. Quest´anno purtroppo non e´ stato possibile, ma garantisco a tutti che noi moralmente stiamo peggio di loro´. Chiusura dedicata alla partita, all´ennesimo ko, a cosa non e´ andato per il verso giusto contro la formazione allenata da Di Carlo: ´Abbiamo giocato male - continua il numero otto gigliato - e abbiamo subito gol. Poi abbiamo reagito e a quel punto, sull´uno a uno, pensavo anche che potessimo vincere la partita. Poi, il secondo gol,ci ha tagliato le gambe e non ce l´abbiamo fatta a rialzarci. Adesso chiedere sostegno a tutti forse e´troppo, purtroppo e´ una stagione dove gira tutto alla rovescia´. Vero e raddrizzarla non sarà affatto una cosa facile.
fonte: Marco Dell´Olio - La Nazione
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