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venerdì, 08 novembre 2013 - 15:39
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cambiano di castelfiorentino

Sequestrato villaggio abusivo in campagna Toscana: 26 indagati

50 edifici in area rurale, lottizzavano dal 2003. Gip blocca tutto
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Da un decennio stavano costruendo un villaggio nella campagna Toscana, una specie di 'residence' spuntato dal nulla: ora il gip di Firenze Silvia Cipriani ha bloccato lavori e opere di lottizzazione sequestrando case, magazzini, opifici, stalle e serragli in una, ormai ex, area agricola di Cambiano di Castelfiorentino (Firenze). Sono 26 gli indagati dal sostituto procuratore di Firenze Luigi Bocciolini che contesta loro reati per abusi edilizi. Quasi tutti gli indagati sono proprietari e committenti delle opere abusive, ma ci sono anche due capi dell'ufficio urbanistica del Comune di Castelfiorentino accusati di non aver emesso ordinanza di demolizione, in un caso, di un immobile. Le indagini della procura di Firenze hanno scoperto, anche grazie ad una palese ricognizione aerea, che gli indagati hanno edificato e stavano ancora, in alcuni casi, costruendo il villaggio in totale assenza di permessi del Comune e senza autorizzazione del Genio Civile. L'area e' totalmente rurale e cosi' doveva rimanere secondo i piani urbanistici locali. Nel dettaglio gli inquirenti hanno individuato in localita' Granocchiaia 13 case, 21 magazzini e rimesse, 11 stalle e serragli per equini, suini, cani, una piscina, un'officina meccanica e un laboratorio artigianale. Si tratta di edifici di varia dimensione, ''ancorati al suolo'', come osserva il gip Cipriani, tali da compromettere l'assetto del territorio e modificarlo in modo irreversibile. I manufatti sono stati costruiti nell'arco di un decennio: in qualche caso sono diventati dimore stabili, con tanto di cassetta della posta, recinzione e cancello esclusivo; in altri, dimore per le vacanze. Inoltre, e' stato scoperto che nel villaggio era tuttora in corso una progressiva opera di urbanizzazione comprensiva di viabilita' interna, raccolta delle acque reflue e scarichi in un rio vicino, linee elettriche e relativi canali, impianti tecnologici esclusivi, pozzi per l'acqua. Per la raccolta dei rifiuti, le indagini hanno accertato che alcuni indagati hanno dichiarato il falso alla societa' ambientale dicendo di possedere un fabbricato ''nuovo'' ma ''non accastato'' mentre in realta' la costruzione, abusiva, risaliva ad anni prima. Accusati di falso ideologico alcuni indagati perche' in una compravendita dichiararono che il loro ''terreno era privo di qualsivoglia fabbricato''. Da tempo l'espansione del villaggio-residence abusivo veniva osservata dagli abitanti del luogo. Non e' la prima volta che nella zona di Empoli e della Val d'Elsa la procura scopre ampi casi di abusivismo e irregolarita' edilizie: un'inchiesta simile riguardo' la vicina collina di Montespertoli.

 

 
 

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