“Strana dinamica concertativa quella del Partito Democratico: prima la giunta licenzia la bozza di regolamento Unesco senza audire i comitati dei residenti e poi scopriamo, ieri in commissione seconda, che le associazioni di categoria hanno visto la bozza di regolamento per la prima volta la stessa mattina, poco prima dell'inizio dei lavori.
Peccato – spiegano i consiglieri Giacomo Trombi di Firenze Riparte a Sinistra e Cristina Scaletti de La Firenze Viva – che la giunta abbia scelto di non coinvolgere i comitati nelle dinamiche concertative. I residenti sono di fatto patrimonio immateriale dell'Unesco e il piano di gestione Unesco del comune di Firenze sottolinea a chiare lettere che uno dei rischi per il sito di Firenze è la perdita di identità e la fuga dei residenti.
Ieri in commissione sviluppo economico, convocata appena prima di Pasqua, sono state audite le associazioni di categoria relativamente alla modifica del regolamento Unesco, l’atto con cui il PD intende lavorare per risolvere una serie di criticità che insistono sul centro Unesco.
Ringraziamo la seconda commissione che a differenza di tutte le altre ha almeno audito le associazioni di categoria e dato parola ai comitati. Tuttavia non è assolutamente sufficiente.
Anzitutto abbiamo appreso che le associazioni di categoria non hanno potuto lavorare sul testo perché in prima battuta sono state convocate in una fase preliminare, in assenza di bozza, e successivamente il testo lo hanno potuto vedere solo ieri mattina stessa, poco prima della commissione: indubbiamente una modalità di lavoro che punta alla collaborazione ed al pieno coinvolgimento.
Ma la cosa più grave è stata la scelta di non audire i comitati dei residenti, che da anni formulano richieste e proposte, e che lamentano – decisamente a ragione – uno scarsissimo interesse da parte dell’amministrazione comunale. Inutile la richiesta formale di essere auditi, inutili le lettere e le proposte: l'unica risposta del PD è stata concedere loro di parlare a margine dell’audizione delle categorie in seconda commissione, senza dunque alcuna ufficialità, e di fatto minimizzandone il ruolo.
Crediamo che senza i residenti, senza cercare il coinvolgimento, la partecipazione ed il lavoro di tutti, non sia possibile risolvere il problema enorme che sta dietro alla “perdita di identità del centro Unesco”: l’abbandono del centro da parte dei fiorentini, un centro che diventa sempre più la fotocopia, in termini di attività e di marche, di mille altre città europee, la sempre più marcata assenza di attività per il supporto della residenza, una gentrificazione sempre più spinta e omologata, sia per la residenza che per l’impresa.
In questo scenario, la scelta di prendersi tre anni per riflettere e agire, rischia, se fatta in solitaria e senza affrontarne le cause, di approfondire ancor di più i problemi che mettono in contrapposizione esercizi, residenti ed amministrazione comunale, proprio quando invece è necessario lavorare assieme.
Se si procederà in questo modo, andando in fretta e furia a congelare la situazione, omettendo però i residenti dal tavolo e marginalizzando le associazioni di categoria – concludono i consiglieri Trombi e Scaletti – il rischio sarà di fotografare una scena in cui nessuno sorride”.
Il Sito di Firenze è un quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia" - Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore: Matteo Calì
Realizzato da Exupery Comunicazione