Nei giorni scorsi la Squadra Mobile di Firenze ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano.
In carcere, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni, violenza privata, favoreggiamento personale, false attestazioni a pubblico ufficiale e stalking, è finito un 36enne di origine campane già noto alle Forze di Polizia.
L’uomo è infatti ritenuto responsabile di continui maltrattamenti a quella che ora è la ex compagna. L'uomo avrebbe esternato tutta la sua aggressività, nell’insultarla frequentemente, nel minacciarla di morte, nello sminuirla come persona e nel cagionarle altre pesanti e svariate forme di umiliazione.
I comportamenti sarebbero poi sfociati in manifestazioni di gelosia ossessiva pretendendo che la donna si sottomettesse al suo volere per qualsiasi cosa, obbligandola ad esempio a non uscire di casa da sola, a tenere lo sguardo basso quando uscivano insieme e nel costringerla a non avere un’indipendenza economica, gestendo tutti i suoi redditi.
I maltrattamenti non si sarebbero poi limitati a questo: la vittima sarebbe stata infatti spesso aggredita all’interno dell’abitazione riportando lividi su tutto il corpo.
In un paio di occasioni l’indagato avrebbe addirittura provocato alla compagna l’incrinatura delle costole o lo spostamento della mandibola, episodi per i quali la vittima non si era mai fatta refertare per paura delle conseguenze.
In altre due occasione - tra il 2020 e il 2021 - la donna ha invece riportato, nel primo caso, la frattura del polso e del gomito, nel secondo, quella della caviglia.
In entrambi gli episodi la malcapitata si era recata al Pronto Soccorso dichiarando che si era trattato di incidenti domestici.
In un’occasione l’uomo avrebbe anche costretto la propria compagna ad assumersi la responsabilità di un incidente stradale da lui provocato nonché della conseguente omissione di soccorso per la fuga in auto dopo che gli era stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza.
Una volta conclusa la relazione sentimentale tra i due, nel giugno del 2021, l’uomo si sarebbe a questo punto reso protagonista di stalking nei confronti di quella che era diventata la sua ex compagna: telefonate e messaggi ad ogni ora del giorno e della notte con continue pretese di incontrare la vittima di queste vessazioni nonché minacce di morte, offese e diffamazioni anche sul posto di lavoro.
Al culmine di tutti questi episodi la donna ha trovato il coraggio di raccontare la sua disavventura alla Polizia di Stato rivolgendosi in via Zara.
La gravità dei fatti ha dato il via alle indagini della Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile fiorentina che ha ricostruito l’intera vicenda, sulla base del quale la Procura della Repubblica di Firenze ha richiesto e ottenuto dal GIP la custodia cautelare in carcere per l’indagato.
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