Grassi - De Zordo: "Il Comune sulla TAV nega l'evidenza"

“Il Comune si nasconde dietro un dito e nega di essere a conoscenza dell’aumento dei costi e della mancanza dal punto di vista ambientale di tutele e di garanzie per la sicurezza della Città e dei fiorentini : – affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo – non essere a conoscenza della corrispondenza tra Nodavia e RFI e ITALFERR non è una scusa esauriente perché il Comune possa rinunciare ad occuparsi di notizie che confermano quanto l’opera del sottoattraversamento del nodo di Firenze dell’Alta Velocità sia insostenibile ambientalmente, strutturalmente da Firenze ed economicamente in un momento di crisi e spending review come quello che stiamo vivendo.”

 “Se il Comune come le tre scimmie sagge si trincera dietro il ‘non vedo, non sento, non parlo’ non assolve al suo ruolo di ente locale che deve garantire l’incolumità della Città e dei cittadini : in questo strano atteggiamento dell’Amministrazione comunale avranno qualche influenza i 90 milioni di euro che RFI ha ‘promesso’ al Comune di Firenze ?”

“Infine ci domandiamo che senso ha aver istituito l’Ufficio Nodo, l’Osservatorio Ambientale e lo Sportello Informativo se non si danno risposte neppure ai Consiglieri quando si apprendono notizie così importanti come l’aumento di 200 milioni di euro del costo dell’opera, il blocco della talpa, l’obbligo di procedere a smaltire le terre come rifiuti, 15 varianti necessarie per procedere col progetto, il mancato deposito del progetto per la messa in sicurezza della Fortezza. – concludono De Zordo e Grassi – Quando crede l’Amministrazione comunale di attivarsi per chiarire la situazione di un’opera che impegnerà la Città per molti anni ? Dopo che si saranno verificati i primi danni ?”