Un uomo di 37 anni, casentinese, è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario di Maria Aparecida Venancio Sousa, la 60enne di origine brasiliana trovata morta il 26 agosto scorso, nel suo appartamento di via della Robbia ad Arezzo. Il 37enne, secondo quanto si apprende, avrebbe confessato l'omicidio e al termine dell'interrogatorio è stato trasferito nel carcere aretino di San Benedetto.
L'uomo è stato portato in questura stamani, ed è stato sentito nel pomeriggio dagli inquirenti tra cui il pm Chiara Pistolesi. Il 37enne, che sarebbe un cliente della donna, sarebbe stato inchiodato dai riscontri sui tabulati del cellulare.
Gli investigatori sarebbero risaliti all'uomo, che è considerato l'autore del delitto, esaminando i nominativi ottenuti dai tabulati dei quattro cellulari usati dalla vittima. Infatti, il 37enne sarebbe stato l'ultimo cliente della prostituta. I titolari delle utenze sono stati ascoltati dai poliziotti e alla fine l'assassino è stato incastrato.
Sul 37enne, secondo quanto appreso dall'agenzia Ansa, ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza. Stando ad indiscrezioni, all'origine dell'omicidio potrebbe esserci una lite per motivi ancora da chiarire. Secondo ulteriori riscontri scientifici la 60enne e il giovane sottoposto a fermo non avrebbero consumato alcun rapporto.
Maria Venancio de Sousa è stata uccisa con tre colpi alla testa e un laccio stretto intorno al collo che la assicurava alla sponda del letto dove la sessantenne è stata trovata cadavere alle ore 18.30 di lunedì 26 agosto.
Notizia in aggiornamento
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