«Dopo nove anni passati a contrabbandare una sanità coi conti in ordine mentre sviluppava deficit, a tagliare servizi alla salute lasciando maturare nuovi apparati, a negare sicurezza rigettando l’istituzione di un Centro di rimpatrio per gli immigrati irregolari e producendo anzi delibere-civetta per garantire loro tutto quanto i toscani possono solo sognare e agognare, a regalare profilattici ai ragazzi per captarne il consenso ecco il risultato: nel tradizionale Governance Poll del Sole24Ore che indaga il gradimento dei presidenti delle Regioni italiane, Enrico Rossi perde 14,4 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente, scivolando dalla seconda alla settima posizione, e si trova indietro del 5,4% rispetto al giorno della sua elezione. Segno che i toscani sciocchi non sono. Stufi di esser presi per il naso, sono pronti al cambiamento. E noi ci siamo»: così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti sui dati del Governance Poll con cui Noto Sondaggi per il Sole24Ore ha indagato il gradimento dei governatori italiani.
«Le intenzioni di voto rilevate vanno lette con le molle – spiega Marchetti – perché la domanda è chiusa sul governatore in carica. Senza scampo. E già così è ‘sprofondo Rossi’. Questo però significa che in presenza di un’offerta politica alternativa convincente, quale si continua a dimostrare Forza Italia nell’ambito di un centrodestra unito, Rossi finirebbe all’angolo delle preferenze elettorali anche in Toscana. E qui noi siamo pronti a raccogliere tutto quanto fin qui il Pd e la sinistra di Rossi ha gettato alle ortiche: il bisogno di sviluppo infrastrutturale materiale e immateriale espresso dalle nostre imprese, la necessità di sostegno delle nostre famiglie, la ricostituzione di una rete di assistenza e cura degna di questo nome e che integri pubblico e privato in una sinergia virtuosa, ripristino di una libertà di cura che si cerca di minare con atti di sostanziale canalizzazione prescrittiva per i medici che fuggono dal sistema sanitario regionale…»
La sfida, afferma il Capogruppo regionale di Forza Italia, è a spalancare le finestre di un sistema asfittico: «Il Pd che ha sempre governato la Toscana nelle sue declinazioni storiche – riflette Marchetti – ha lasciato indietro le grandi questioni dell’ammodernamento e della spinta propulsiva della nostra regione, della parità d’accesso ai servizi di tutto il territorio che oggi vede le aree montane e insulari faticare a causa di una progressiva polarizzazione dei servizi là dove c’era da premiare il consenso elettorale. Ha vissuto di una rendita che si è esaurita. Nel 2020 toccherà ripartire da capo, rimboccarsi le maniche e risanare. Ci vorrà tempo, ma le capacità noi le abbiamo, abbiamo i progetti e abbiamo gli uomini. Forza Italia c’è, siamo pronti a riportare a galla la Toscana».
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