Prosegue a Firenze il Congresso internazionale promosso dalla AUSL Toscana centro in collaborazione con Istituto Toscano Tumori e Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate su "Le Nuove Frontiere dell'oncologia integrata", che da ieri e per tutta la giornata odierna si svolge all'Istituto degli Innocenti.
Con questa iniziativa che vede la partecipazione di relatori internazionali e figure di alto profilo scientifico, oltre ad un nutrito gruppo di oncologi italiani e toscani, Firenze in questi giorni è "Capitale dell'Oncologia Integrata".
"La Regione Toscana – ha detto l'assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi che venerdì è intervenuta nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio - ha avuto il coraggio di investire sulle medicine complementari quando ancora non erano troppo conosciute. Adesso sono presenti in 91 attività delle nostre aziende sanitarie. Credo che questo tipo di cura, innovativa, rappresenti una grande possibilità che il sistema sanitario pubblico ha il dovere di mettere a disposizione di tutti i cittadini che ne hanno bisogno. L'ottica è quella di offrire la soluzione migliore e questa si può raggiungere grazie a due fattori: lo scambio tra tutti i professionisti della salute coinvolti e un approccio personalizzato perché ogni paziente è unico ed ha una sua storia unica di cui non possiamo non tenere conto".
A livello di Area Vasta centro nella riorganizzazione delle medicine complementari (MC) l'oncologia è stata individuata come settore prioritario, poiché molti malati di tumore si rivolgono alle MC, in particolare per gli effetti collaterali connessi alla terapia chirurgica, chemioterapica, alla radioterapia e terapia ormonale e per migliorare la qualità della vita.
Agopuntura, fitoterapia e omeopatia, sono efficaci, sicure e sostenibili in un approccio multidisciplinare per la cura di molti sintomi. Medici e infermieri saranno essere sempre più formati a trattare nei centri oncologici della AUSL Toscana centro i loro pazienti anche con le medicine non tradizionali. Il direttore per la programmazione, dottor Rocco Damone, ha formato un gruppo di lavoro composto da operatori del settore e dei dipartimenti oncologici della AUSL Toscana centro e Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi, coordinato dalla dottoressa Sonia Baccetti, direttore del centro di riferimento regionale Fior di Prugna.
Gli obiettivi del gruppo di lavoro sono quelli di individuare i nodi della "rete" delle medicine complementari valorizzandone le specificità e diversificandoli, al fine di migliorare la qualità delle prestazioni e garantire in tutte le strutture dell'area fiorentina, ma anche in quelle pratesi, empolesi e pistoiesi, l'integrazione con il dipartimento oncologico.
I trattamenti complementari sono in particolare stati inserirti nel percorso assistenziale delle donne con tumore al seno che afferiscono alla breast unit dell'area vasta. La scelta di concentrarsi su questo tipo di tumore è legata alla diffusione della patologia. Nell'ambito del Convegno per tre giorni saranno invece presentate le esperienze più avanzate di integrazione delle MC nei percorsi terapeutici dei malati oncologici e gli ultimi risultati di una ricerca clinica che dimostra che l'integrazione farà compiere un balzo in avanti nelle già avanzate cure oncologiche che vengono erogate nelle strutture sanitarie dell'area vasta.
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