C'è un solo indagato per la morte di Shpetim e Teuta Pasho, i coniugi albanesi scomparsi alla fine di ottobre del 2015 e i cui corpi, fatti a pezzi, sono stati ritrovati nel dicembre del 2020 in alcune valigie abbandonate in un terreno tra il carcere fiorentino di Sollicciano e la superstrada Firenze-Pisa-Livorno.
La procura di Firenze, infatti, ha notificato in queste ore l'avviso di conclusione delle indagini a Elona Kalesha, 37 anni, cittadina albanese ed ex fidanzata del figlio della coppia, Taulant Pasho, la cui posizione, invece, nelle scorse settimane è stata archiviata.
Chiesta dal pm Ornella Galeotti l'archiviazione delle accuse anche per Denis Kalesha, fratello di Elona. La 37enne, detenuta da dicembre scorso nel carcere di Sollicciano, è accusata di duplice omicidio, occultamento e vilipendio dei cadaveri.
La scomparsa dei coniugi Pasho, arrivati in Italia per salutare il figlio Taulant, che sarebbe uscito dal carcere di Firenze la mattina del 2 novembre del 2015, venne denunciata dalla figlia della coppia, Vitore, ai carabinieri di Castelfiorentino (Firenze), dove risiede e dove i suoi genitori sono stati sepolti.
Per gli inquirenti, il duplice omicidio avvenne la sera prima, nell'appartamento a Firenze, in via Fontana, che Elona aveva affittato proprio per i genitori del fidanzato. Secondo l'accusa, la 37enne avrebbe ucciso i due coniugi Pasho per evitare che rivelassero al figlio che la fidanzata aveva abortito un figlio concepito quando Taulant era già detenuto.
Quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Edito da Giornalistifiorentini srls Copyright ilsitodiFirenze.it - Tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de ilsitodiFirenze.it - Direttore: Matteo Calì
Realizzazione sito web Firenze | Realizzazione sito web Massa | Realizzazione sito web Roma | Realizzazione sito web Perugia | Realizzazione sito web Bari | Realizzazione sito web Italia | Trame Digitali digital agency