"Quando Renzi afferma che 'per aprire un supermercato al Galluzzo ci vogliono almeno 42 anni' sposta l'attenzione dell'opinione pubblica mistificando la realtà e celando di fatto alcuni dati che rendono impossibile, a meno di cambiare le carte in tavola, l'apertura del nuovo supermercato: - lo affermano il Consigliere comunale Tommaso Grassi insieme alla Consigliera e alla Coordinatrice del Quartiere 3, Francesca Cellini e Daniela Dacci - peraltro aprirlo senza che sia completato e aperto il bypass del Galluzzo comporterebbe un impatto sulla viabilità assolutamente insostenibile, così come non aver allargato la viabilità delle Bagnesi, per la quale solo adesso sono stati stanziati i fondi da Autostrade, comporta il serio rischio di riversare sulle strette e inadeguate strade di quartiere, che non sono adatte ad accogliere il traffico proveniente dal raccordo autostradale, una mole troppo consistente di traffico"
"Come si può pensare di cambiare per l'ennesima volta le carte in tavola : Renzi non ricorda che il piano dei supermercati prevedeva che contemporaneamente all'apertura della struttura di vendita alimentare del Galluzzo si sarebbe dovuto chiudere il punto vendita dell'Argingrosso; adesso invece l'Amministrazione Renzi ha deciso che entrambi i supermercati potranno rimanere aperti arricchendo l'offerta di grandi centri commerciali in mano alle grandi catene alimentari. Questa è una strada non può trovarci concordi: si destabilizza la zona del Galluzzo i cui piccoli commercianti di vicinato, già in crisi, saranno costretti molto probabilmente a chiudere, e allo stesso tempo si aumentano i metri quadrati di supermercati a Firenze, anche se ad Esselunga potranno subentrare altre società."
"Piuttosto che preoccuparsi per gli interessi dall'Esselunga, così come di qualsiasi altra grande catena commerciale, o del suo Presidente Caprotti, il Sindaco Renzi farebbe bene a preoccuparsi di risolvere i problemi del Galluzzo e delle opere incomplete e dovrebbe spiegarci come in 3 anni non é riuscito a mantenere fede alla promessa e all'annuncio, diventati puro spot, che il Comune avrebbe preso in carico e aperto il primo tratto del bypass del Galluzzo: non ci venga a dire che é colpa delle ditte perché un detto ricorda di 'non dire gatto finché non ce l'hai nel sacco'"
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