A Firenze due giorni dedicati Winckelmann, storico dell’arte e fondatore dell’archeologia moderna.
Domani mattina nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, il pomeriggio e venerdì 27 gennaio l’Auditorium del Consiglio Regionale ospiteranno il convegno internazionale “Winckelmann, Firenze e gli Etruschi”. L’appuntamento è organizzato dall’Università degli Studi, dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze e dalla Winckelmann-Gesellschaft di Stendal, in collaborazione con l’assessorato alle Relazioni Internazionali nella persona dell’assessore Nicoletta Mantovani che porterà i saluti dell’Amministrazione comunale. Il convegno conclude la Mostra “Winckelmann, Firenze e gli Etruschi. Il padre dell’archeologia in Toscana”, e avvia in Italia le celebrazioni dei 300 anni della nascita e dei 250 della morte dello storico dell’arte e archeologo Johann Joachim Winckelmann (1717-1768). Durante la permanenza in Italia, dal 1755, e in particolare a Firenze, “il luogo più bello che abbia mai visto in tutta la mia vita”, dove dal settembre 1758 all’aprile 1759 si dedicò alla redazione del catalogo delle gemme della Collezione von Stosch, Winckelmann inserisce nel suo vasto progetto di ricerca sull’arte antica anche l’arte etrusca, riservandole un intero capitolo nella Storia dell’arte dell’antichità (1764). Archeologi, storici dell’arte, germanisti e linguisti discuteranno nelle sessioni del convegno il contributo winckelmanniano alla conoscenza dell’arte etrusca, grazie anche al rapporto con l’ambiente degli eruditi e degli antiquari fiorentini, nel più ampio contesto del neoclassicismo italiano ed europeo settecentesco. “Con questo Convegno si arricchisce il novero delle iniziative internazionali per celebrare e approfondire la straordinaria figura di Winckelmann – sottolinea l’assessore Mantovani –. Non è un caso se attorno alla ricorrenza del doppio giubileo di quest’anno prendono corpo iniziative importanti e come per tutti i grandi personaggi, il tempo non sembra ridimensionarne la rilevanza, piuttosto ne fa emergere la grandezza sotto molteplici profili”. L’assessore continua ricordando come il progetto “Winckelmann, Firenze e gli Etruschi” sia il frutto del lavoro sinergico fra l’Università di Firenze, la Winckelmann-Gesellschaft ed il Museo Archeologico Nazionale di Firenze. “Un lavoro che è durato alcuni anni e nel quale la città ha voluto fare la sua parte prima con la mostra omonima, inaugurata nel maggio 2016 al Museo Archeologico, che raccoglie il meglio degli scavi di tutta la Toscana, e adesso con la due giorni di approfondimento sulla figura dello storico dell’arte e archeologo tedesco” conclude l’assessore Mantovani.
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