"Nardella fa dietrofront sulla moschea. O dovremmo dire che è Renzi che ha deciso. A Firenze chi è il sindaco? Vorremmo proprio saperlo”.
Così Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi, consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra, dichiarano. E incalzano: “Un'altra figuraccia per Nardella che, prima annuncia, senza nessuna concertazione, l'utilizzo della caserma Gonzaga, poi ritratta e dice che era solo un'ipotesi. Insomma più che un sindaco ci sembra un burattino nelle mani di Renzi” dichiarano il Capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi, insieme alla Consigliera Donella Verdi e al Consigliere Giacomo Trombi.
“Che Firenze abbia bisogno di una moschea – continuano i consiglieri – è innegabile. Anche perché la situazione in Piazza dei Ciompi non è più praticabile, doveva essere una situazione provvisoria quella di utilizzare magazzini come luogo di preghiera e crediamo che sia un diritto per la comunità avere la possibilità di costruirla a proprie spese seguendo le norme che il Comune assegna per i luoghi di culto. Quindi non c'è dubbio che il Comune non possa gestire la moschea come un 'pacco' da spostare a caso sul territorio comunale senza alcuna logica in virtù del solo opportunismo politico”.
“Firenze ha bisogno di un sindaco indipendente da Renzi, che sappia governare una città senza farsi imporre scelte o veti. Chi comanda veramente a Firenze? Questa la domanda che ci poniamo dopo che Nardella come una banderuola al vento ha promesso e poi ritrattato la propria posizione sulla moschea” concludono Grassi, Trombi e Verdi.
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