Rendere pubblico e accessibie il Piano Strutturale del Maggio Musicale, è questa la richiesta dei consiglieri Pdl Marco Stella e Stefano Alessandri dopo la decisione da parte del Cda della Fondazione di non rinnovare il contratto a 37 lavoratori, in pratica tutto il personale di sala che con l'ultimo spettacolo di ieri il 'Capppello di Paglia' ha ricevuto l'ultima chiamata al lavoro. Le maschere a settebre non rientreranno più nell'organico della Fondazione del Maggio.
"Chiediamo prima di tutto di vedere il Piano Industriale, - dicono i consiglieri - discutere del piano in Consiglio e dopo attuare le linee. Chi ha visto il Piano Industriale del Maggio? A chi la Sovrintendente Colombo ha illustrato le strategie ed il Piano? Il Cda del maggio ha già deliberato sul Piano Industriale? Abbiamo sempre sostenuto - proseguono Stella e Alessandri - che la Fondazione avesse bisogno di riorganizzazione e razionalizzazione, aspettiamo di vedere le buone intenzioni trasformate in numeri, chiediamo di vedere il Piano Industriale. Oggi sembra che l’unica idea della Sovrintendente sia il taglio dei contratti a tempo determinato. Oggi al Teatro comunale vi sono circa 120 persone con contratti a tempo determinato, per un costo complessivo da bilancio di previsione 2010 di € 3.606.000: è forse questa la cifra che la Sovrintendente spera di risparmiare per pareggiare il bilancio? Se così fosse siamo delusi e preoccupati, delusi perché invece di razionalizzare, innovare, portare nuovi investitoti e migliorare gli incassi si pensa solo a tagliare posti di lavoro, preoccupati per le tante persone che da molti anni lavorano con contratti a tempo determinato e che potrebbero rimanere senza lavoro. Il Maggio Musicale è una istituzione di eccellenza nel settore lirico sinfonico, ma da anni sopravvive in una situazione economico finanziaria preoccupante crediamo sia arrivato il momento di dire basta a gestioni sciagurate, che sono capaci di creare soltanto perdite. Siamo pronti a confrontarci e a condividere alcune scelte se queste vanno nella direzione di razionalizzare gli sprechi, aumentare la produzione e valorizzare l’eccellenza, abbiamo bisogno di trovare nuovi finanziatori privati che credono nel progetto, ma tutto questo deve essere fatto attraverso il Piano Industriale, cosa aspetta la Colombo a renderlo pubblico?"
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