"Io credo che le primarie saranno libere, aperte e democratiche, che saranno a un turno solo e che non ci sara' nessun giochino per impedire la partecipazione''. Lo ha detto Matteo Renzi (Pd), sindaco di Firenze, intervenendo in diretta all'emittente 'Radio Toscana'. Renzi ha assicurato che ''io non ho nessuna intenzione di mischiarmi ai seggioloni, seggiolini, seggioletti, seggiolucci romani: non c'e' - ha ironizzato - il desiderio di posare le delicate terga in un seggiolone romano''. Pero', ha aggiunto, ''Bersani, a cui bisogna dire grazie, e il Pd hanno scelto, pare, noi ce lo auguriamo, di far passare la scelta del candidato del centrosinistra a Palazzo Chigi non per un accordicchio o un inciucione tra gruppi dirigenti''. Il segretario ha detto che ''si fanno primarie libere e aperte'' e ''voglio vedere chi ha delle idee diverse da me, da Vendola e da Di Pietro. Cosi' - ha precisato il primo cittadino - si apre uno spazio''. Quindi, si e' chiesto Renzi, ''tutti quelli che in questi anni hanno fatto un casino dell'Ottanta tra i sindaci, gli amministratori, i giovani che hanno chiesto le rottamazioni sono in grado non solo di dire le cose che non vanno ma anche qualcosa da proporre e qualcuno da candidare'?''. In definitiva, il 'sindaco-rottamatore' ha spiegato che ci sono ''due condizioni'' per una sua candidatura: le primarie dovranno essere, come ha detto Bersani, ''libere aperte e democratiche. C'e' gia' un regolamento delle primarie, che sono andate bene, nel 2005 per eleggere Prodi, nel 2007 Veltroni e nel 2009 Bersani e in tutte le citta' per i candidati sindaci e presidenti delle Regioni''. E poi, ha concluso, ''se il gruppo di ragazzi e sindaci che in questi anni hanno detto noi vogliamo un'Italia entusiasta, che ha fiducia in se stessa, decidera' di candidarsi decideremo insieme chi candidare e se saro' io restero' sindaco di Firenze''.
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