“Il sindaco Nardella dice no al McDonald's al Duomo. Lo ha confermato in Consiglio. Vogliamo credere alle sue parole. Ma non venga a dire che Firenze è la prima città che nega un'apertura ad uno dei più famosi fast food”.
Così Tommaso Grassi , capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta le comunicazioni del sindaco durante la seduta consiliare di ieri. E spiega: “Sono più che felice di sentire queste parole, e non voglio neanche credere che il passo indietro, rispetto alla posizione della scorsa settimana, sia dovuto solo al clamore sui social network. Certo è che è di sicuro un dietrofront”.
“I casi di chiusura di punti vendita di McDonald's cominciano ad essere all'ordine del giorno. E vorrei ricordare – continua Grassi – che città come Roma, Milano hanno già fatto passi di questo tipo e addirittura a Pisa nel 2009 hanno sventato l'apertura del punto McDonald's in Piazza dei Miracoli”.
Il capogruppo dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio poi aggiunge: “La tutela della qualità dei prodotti, delle tradizioni e dell'artigianato non può valere solo quando si devono approvare regolamenti, come quello Unesco. Ma dovrebbero essere il punto centrale della politica sul commercio e la somministrazione di Firenze”.
“Insomma Nardella oggi (ieri, ndr) ha detto che farà di tutto per non far aprire McDonald's al Duomo. Noi gli chiediamo di più. Non solo si impegni per non farlo ma che non lo faccia proprio. Avrà in questa battaglia tutti i cittadini e anche il nostro sostegno”.
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