Il consenso bulgaro col quale Dario Nardella è stato rieletto sindaco di Firenze ha creato grande attesa in città. E l'esponente del pd vuole ripartire, in tutta fretta dall'opera che, secondo lui e il suo staff, gli ha regalato la riconferma: la tramvia. A metà maggio una visita formale al ministero delle infrastrutture, il dicastero guidato dal grillino Danilo Toninelli. Sono stati illustrati i punti salienti della linea 3.2, quella che unirebbe la parte meridionale al resto della città e arriverebbe fino a Bagno a Ripoli. Ad agosto, o nella peggiore delle ipotesi a settembre, non solo verrà dato il via libera al progetto, ma verrà soprattutto erogato il finanziamento di 80 milioni che consentirà di partire coi lavori già da dicembre. Secondo alcune indiscrezioni raccolte, l'esproprio dei tre palazzi in viale Giannotti non sarebbe più all'ordine del giorno. I tecnici starebbero studiando una soluzione alternativa per evitare una trattativa che rischia di essere lunga e snervante. Novità anche sul fronte del nuovo ponte, che si farà, unirà Gavinana con Bellariva e sarà utilizzabile solo da auto, scooter e moto. Ma non sarà l'unica via di fuga per gli abitanti di viale Europa e delle strade limitrofe. Il ponte da Verrazzano non sarà utilizzato esclusivamente dalla tramvia. Verrà allargato col cosiddetto “baffo”, che consentirà, almeno in una direzione, il traffico privato. Dai primi studi fatti sarebbe complicato realizzare un doppio allargamento, sia in direzione piazza Alberti che nel lato opposto, per una serie di calcoli di statica. Ma è un punto sul quale non c'è unanimità di vedute. Sul tema moschea, tornato di stretta attualità dopo le parole dell'assessore Alessandro Martini (“luogo di culto adatto è un dovere irrinunciabile”), non ci sono novità di nessun genere. Nel senso che non esiste, ad oggi, nessuna proposta per realizzare, nel territorio fiorentino, un luogo di culto islamico. Ma si lavora per sbloccare dallo stallo attuale il progetto di Sesto Fiorentino. Che risolverebbe buona parte dei problemi attuali sia dei residenti del centro storico, che dei possibili investitori dell'attuale sede della biblioteca di documentazione pedagogica (che si affaccia sul giardino Gratta) che infine della numerosa comunità musulmana. Insomma sarebbe la famosa quadratura del cerchio. Perché, come diceva Mike Patton con i suoi Faith No More nel 1992 “That’s why I’m easy, Easy like Sunday morning”.
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