Serie A, che Fiorentina sarà l'anno prossimo?

Il campionato di Serie A non è ancora finito ed a Firenze si è al lavoro già per l’organizzazione della prossima stagione sportiva. L’annata in corso non è cominciata nel migliore dei modi, con appena 9 punti rimediati nelle prime 11 giornate, ed il cambio dell’allenatore che era già arrivato dopo la settima sfida.

Rispetto alla passata stagione c’è stata una evidente involuzione in termini di risultati. Dodici mesi fa, infatti, alla undicesima giornata, i viola erano ottavi con 16 punti guadagnati. Di lì a breve sarebbe cominciato il ciclo terribile di Vincenzo Montella che nelle successive sei partite in Serie A avrebbe raccolto la miseria di 2 punti, lasciando il posto a Beppe Iachini sino al termine del torneo. Lo stesso Iachini che, quest’anno, ha dovuto alzare bandiera bianca dopo la settima partita di campionato, agevolando così il ritorno di Cesare Prandelli sulla panchina della Fiorentina.

Parlare di rendimento migliorato con l’arrivo dell’ex tecnico della Nazionale non corrisponderebbe al vero e, anzi, sarebbe una ingiustizia, in primis nei confronti dello stesso allenatore della Fiorentina e, in secondo luogo, verso i tifosi che dopo due anni di anonimato attendono un nuovo rinascimento viola.

Ecco perché nelle ultime settimane è scattata la caccia agli uomini che dovranno ridisegnare la prossima stagione della Fiorentina.

Il nome che continua ad aleggiare sul club viola per il dopo Prandelli è quello dell'allenatore toscano Maurizio Sarri che arriverebbe in riva all'Arno con Cristiano Giuntoli, attualmente direttore sportivo del Napoli. E proprio nel capoluogo partenopeo Giuntoli e l'ex tecnico della Juventus e Chelsea hanno lavorato insieme negli ultimi anni, tra l'altro portando di nuovo il sodalizio azzurro ai vertici del calcio italiano. A Firenze, Sarri porterebbe tutto il suo bagaglio di esperienza, confermando ancora una volta la volontà della proprietà viola di investire per far crescere una squadra oggi costretta a combattere in Serie A per evitare di finire invischiata nella zona rossa della classifica, così come si evince dai pronostici scommesse del campionato.

Sarri, che è legato ancora contrattualmente alla Juventus, potrebbe anche accettare la proposta del patron viola Rocco Commisso, a parte che l’imprenditore italo-americano gli consegni una squadra capace di poter lottare per un posto in Europa. Le richieste per il tecnico toscano non mancano, in Italia così come in Premier League dove ha già allenato e vinto (l’Europa League con i Blues di Londra).

A partire dal Napoli e da Aurelio De Laurentiis che sarebbe disposto a fare carte false pur di poter riavere con sé (già da questa stagione) l’allenatore che ha segnato i momenti migliori degli azzurri negli ultimi anni. Rino Gattuso sarebbe ormai giunto al termine della sua esperienza in Campania (e non è detto che l’ex campione del Mondo a Germania 2006 alla fine non possa rientrare nei piani di Commisso per la prossima stagione) ed il Napoli volentieri riabbraccerebbe il vecchio condottiero che ha guidato i partenopei sino a lottare ad armi pari per anni contro la Juventus.

Non manca, dunque, la concorrenza per Sarri, tra l’altro richiesto anche a Roma dove un altro tecnico, Paulo Fonseca, sarebbe arrivato ai titoli di coda con la sua attuale squadra. Ma in riva al Tevere si pensa seriamente a riportare in ballo un corregionale di Sarri, quel Massimiliano Allegri che dopo aver dominato in Serie A con la Juventus per cinque anni, si è quasi ritirato a vita privata, in attesa di una proposta più congeniale al suo modo di vedere e fare calcio. La Roma, in questo senso, potrebbe convincere il professionista livornese a tornare a sedere su una panchina di Serie A.

Ecco che, scartata la concorrenza della Roma e tenuto conto delle remore che lo stesso Sarri avrebbe circa un suo ritorno a Napoli, la Fiorentina potrebbe approfittare per intessere la tela e convincere l’ex allenatore dell’Empoli ad abbracciare il progetto della compagine viola. Ci sarà tanto da lavorare in questo senso ma siamo sicuro che il patron Commisso e i suoi collaboratori saranno capaci di trovare la giusta soluzione.