La Firenze Card, idea partorita dall'amministrazione Renzi, gestito da 'Linea Comune', che al costo di 72 euro ti fa accedere a 72 musei nell'arco di 72 ore, nel 2015 e' stata "acquistata da circa 105.000" turisti per un incasso di oltre 7 milioni di euro.
E tuttavia dal sistema Palazzo Vecchio nel 2015 ha incassato un utile di soli 90.000 euro (che nel bilancio preventivo 2016 sale a 195.000). Una sorta di paradosso che si rende plastico in un passaggio del meccanismo, visto che il Comune "restituisce agli Uffizi e all'Accademia il 100%" del costo del biglietto; "l'80% al Museo dell'Opera", mentre al Bargello "va il 50%".
Per questo, spiega il sindaco Dario Nardella, durante l'audizione in commissione cultura, "abbiamo rimesso sul tavolo il tema delle quote. Ne stiamo discutendo con tutti i musei". Uffizi e Accademia pero', i due monoliti statali dell'ex polo museale fiorentino, hanno gia' risposto picche: "Eike Schmidt e Cecilie Hollberg- rivela il sindaco ai consiglieri comunali- ci hanno detto che non intendono scendere al di sotto del 100%, perche' hanno nel loro contratto l'obiettivo di migliorare". Una posizione che il primo cittadino ha fatto intendere di non gradire, tanto da esser pronto alla prova muscolare: "E' ovvio che io da sindaco di Firenze, poi, ad un certo punto parlo con il ministro (Franceschini, ndr), con tutto il rispetto per i direttori tedeschi ed italiani. Chiaro il messaggio?". (Agenzia DIRE)
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