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Manca quella di Unipol

Stadio Fiorentina, vicepres. Mercafir: “Le offerte per il terreno? Dei grandi bluff” - Video

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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Nuovo intoppo nel lungo e periglioso cammino che potrebbe portare alla realizzazione del nuovo stadio di Firenze.

Oggi, presso la Sede degli uffici del Patrimonio del Comune di Firenze, si è tenuta l'apertura delle buste con le offerte presentate da proprietari privati, contenenti le aree dove eventualmente trasferire il mercato ortofrutticolo di Firenze - Mercafir.

Il bando, pubblicato lo scorso 17 marzo, si è reso necessario per proseguire l'iter derivato dalla proposta dello studio di fattibilità per il nuovo stadio della Fiorentina presentato al Comune di Firenze dai Della Valle, proprietari di ACF Fiorentina.

Tre le offerte arrivate, ma manca quella di Unipol, unica proprietaria di un terreno all'interno del comune fiorentino con caratteristiche adeguate. Le offerte pervenute in busta chiusa sono di: Legnotan SPA; fratelli Taddei; Immobiliare Centronord (di fratelli Casini)-Montepoggio. Tutte e tre le offerte sono risultate contenenti la documentazione indicata nel bando, ma spetterà alla commissione stabilire se siano consone e rispondano alle caratteristiche necessarie. “Abbiamo verificato in seduta pubblica la completezza della documentazione, in seduta riservata faremo una valutazione della documentazione che è stata rimessa all'Amministrazione– ha dichiarato l'Ing. Parenti a margine dell'apertura delle offerte – poi redigeremo un verbale delle nostre valutazioni da rimettere all'Amministrazione Comunale. Le offerte non sono pubbliche – ha spiegato Parenti – c'è un procedimento in corso”.

 

Deluso il vicepresidente di Mercafir Carlo Dianzani: “Sono deluso – spiega a IlSitodiFirenze.it Carlo Dianzani - pensavo che in sede di apertura delle buste potesse essere verificata anche l'esistenza dei requisiti di fondo, ovvero che i terreni offerti siano nel territorio del Comune di Firenze e che abbiano la dimensione di 15 ettari. Questo perché, conoscendo il territorio di Firenze, non credo proprio che esistano tre possibilità, più quella di Unipol non presentata, di aree di 15 ettari disponibili. Credo che tra queste domande ci siano, in tutte e tre o almeno in un paio, dei grandi bluff. Non ho dubbi che i dirigenti comunali che fanno parte della commissione in pochi giorni saranno in grado di verificare questo aspetto. È evidente che se si trattasse di terreni che non hanno quella superficie richiesta o che addirittura fossero fuori dal Comune (di Firenze, ndr), ogni altro esame delle tre offerte sarà interrotto, perché – ha concluso - non esisterebbero le condizioni minime”.

 

 

Ripercorriamo le tappe da quando ACF Fiorentina si è fatta avanti:

 

  • Il 14 luglio 2014 ACF Fiorentina presenta al Comune di Firenze uno studio di fattibilità per realizzare lo stadio e le opere connesse. La zona dove costruire è l'area Mercafir a Novoli (UTOE 10), ma come anticipato da Il Sito di Firenze, ACF vuole costruire su tutti i 48 ettari. Oltre allo stadio, sono previsti 87.000 mq di superfici commerciali, direzionali e turistico-ricettive. Di fatto si va a “sfrattare” il CAP (Centro Alimentare Polivalente) che dovrebbe sorgere nel comparto nord dell'area. Una variante urbanistica approvata nel 2012 prevedeva che nell'area in oggetto si realizzasse nel comparto nord il nuovo mercato ortofrutticolo e nel comparto sud lo stadio e le opere connesse. Riqualificando e razionalizzando l'area mercatale si sarebbe rispettato il principio dei “volumi zero” tanto caro a Renzi, allora Sindaco di Firenze.

  • A seguito della presentazione dello studio di fattibilità è stata indetta una conferenza preliminare dei servizi per valutare il progetto. Al termine dei lavori della stessa la Giunta di Palazzo Vecchio ha dato l'assenso alla proposta, dichiarando il pubblico interesse dell'opera, con una delibera del 7 gennaio 2015, dove venivano indicate una serie di prescrizioni (indicazioni imprescindibili) per arrivare al sì definitivo. Tra le prescrizioni spicca per ACF l'obbligo di monetizzare il comparto nord dell'area Mercafir, ovvero versare nelle casse del comune una somma (si parla di circa 18 milioni di euro) con la quale il Comune acquisirà un'area idonea ad accogliere il nuovo CAP.

  • ACF Fiorentina il 27 febbraio, tramite PEC, ha comunicato all'Amministrazione che entro 12 mesi presenterà il progetto definitivo.

  • Venti giorni dopo, lo scorso 17 marzo, è stato pubblicato un bando pubblico attraverso il quale i proprietari privati si potevano rendere disponibili a vendere al Comune un'area di almeno 15 ettari (edificata o meno).

  • Oggi, 25 maggio 2015, l'apertura delle buste contenenti tre offerte: manca quella di Unipol.

 

Dato l'impatto che ha un mercato all'ingrosso, il terreno deve essere in un'area urbana adatta: “dovrà essere ubicato nella parte settentrionale del territorio comunale – spiegava una nota - avere una dimensione dell’area pari a circa 15 ettari, con la possibilità di realizzare circa 65.500 metri quadrati di superficie utile lorda. [...] Il nuovo spazio dovrà anche essere caratterizzato da facili accessi con le infrastrutture di trasporto, in particolar modo con l’autostrada.

 

 

Risulta oltretutto evidente che, da parte di ACF Fiorentina, l'eventuale monetizzazione del comparto nord della Mercafir avverrebbe soltanto qualora si giungesse al sì definitivo. L'iter per arrivare alla posa della prima pietra prevede ancora un lungo cammino e ad oggi sembra che manchi il terreno dove traferire il CAP.

Qualora il terreno fosse individuato e Mercafir accettasse il trasferimento, l'attività dell'attuale Mercafir, imprescindibile per Firenze e la Toscana, non potrà subire interruzioni. Se alla fine si trovasse un accordo con i grossisti per il trasferimento, i lavori per la costruzione dello stadio dovranno consentire la regolare attività di ingrosso, pertanto i tempi previsti sarebbero comunque destinati ad allungarsi.

 

Nel video de Il Sito di Firenze: le dichiarazioni di Carlo Dianzani, vicepresidente di Mercafir

 

 

Donato Mongatti

 

 

 

 

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