Ecco il testo de "La Telefonata" di Maurizio Belpietro in onda su Canale 5 che stamani ha visto protagonista il sindaco di Firenze e candidato alle primarie del Pd Matteo Renzi.
da Tgcom.it - "Sono pronto a pubblicare su internet i verbali dei seggi per le primarie del centro sinistra a mie spese in tre ore. Se serve, compro pure uno scanner...". Lo ha detto Matteo Renzi (Pd) intervistato dalla Telefonata di Canale 5. Il sindaco di Firenze ha così replicato all'intervista di stamane al Corriere della Sera del responsabile organizzativo del Pd Stumpo, secondo il quale ci vorrebbe molto più tempo.
Il sindaco di Firenze è poi tornato a criticare la decisione, presa dal coordinamento nazionale delle primarie e ratificata dal collegio dei garanti, di riaprire solo per due giorni le registrazioni in vista del ballottaggio. "Chi non è registrato avrà una finestra di due giorni, noi speriamo di arrivare fino a domenica. I cittadini vogliono partecipare", ha sottolineato.
Immancabile l'invito alla rottamazione della vecchia classe politica. "La giustificazione - ha detto Renzi - non la deve dare il cittadino che vuole votare, ma chi sta lì da 20 anni e non ha cambiato le cose, la deve dare chi è stato al governo e non ha riformato la scuola e quando l'ha fatto l'ha peggiorata".
Per Renzi, però, una cosa è certa: "Se volevo andare via dal Pd, andavo via prima. I sondaggi dicono che un nostro raggruppamento potrebbe avere come minimo il 12% e un margine del 20-25%". "Se volevo farmi una pattuglia di parlamentari e diventare come uno di loro - ha chiarito - mi facevo il partitino. Ma non ci credo, è ora di finirla con quelli che pensano che la politica serve a sistemare se stessi".
Renzi ha poi attaccato il suo sfidante al ballottaggio di domenica: "Detto con il massimo rispetto per Bersani, quando una squadra non vince si cerca di cambiare l'allenatore, non si continua con la vecchia regola calcistica del catenaccio". "Gente come noi - ha aggiunto il sindaco di Firenze - non parla solo ai delusi del centro destra, ma anche ai delusi del centro sinistra, a quelli che non ne possono più di vedere le solite facce". E ha assicurato: "Se vinco le primarie, l'Italia cambia davvero".
Il "rottamatore" ha ironizzato sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi secondo cui, se il sindaco di Firenze vincerà le primarie, nascerà un grande partito socialdemocratico. "Berlusconi non è mai stato un esperto di partiti e socialdemocrazia, parla di cose che non conosce...", ha affermato. Renzi è tornato anche sull'incontro di Arcore con il leader Pdl. "Con Berlusconi ci siamo visti una volta, nel famoso incontro di Arcore, e preciso che era un pranzo e non una cena. A pranzo ci tornerei domani, da sindaco della mia città incontro il premier, chiunque egli sia. Se vince Bersani, lo incontro pure alla sua pompa di benzina di Bettola, Monti lo incontrerei pure dal suo barbiere".
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