Il Caffè Letterario Le Murate ricorda il suo Francesco

"Il nostro fuoriclasse, l'anima del Caffè Letterario. Questo era Francesco per noi. Pieno di una gioia contagiosa, che al di là del dolore ci è rimasta e rimarrà per sempre nel cuore". Così si esprime in una nota lo staff del Caffè Letterario 'Le Murate' per ricordare uno dei suoi soci, Francesco Cervinaro, calabrese di origine, a Firenze da più di venti anni, dove aveva portato a termine con successo gli studi di giurisprudenza. Prima ancora che si laureasse già collaborava con lo storico studio d'Ippolito e lavorava qualche ora nel Bar dei Cavalieri, meglio conosciuto come 'Baraccio', in via San Gallo, un luogo magico dove l'allegria e la spensieratezza erano di casa.

Francesco, conosciuto in tutta la zona del Mercato Centrale, era stimato da amici e colleghi. La sua casa a pochi passi dalla stazione di Santa Maria Novella era sempre aperta e pronta ad accogliere, i pranzi domenicali da lui preparati con cura e maestria rimarranno indelebili nella memoria di tutte le persone che lo hanno frequentato. Sgomento e dolore sono calati come una cappa di piombo quando lo scorso 26 dicembre ci ha lasciati a soli 41 anni per un malore improvviso nella sua Calabria. 

Gli amici di Firenze erano pronti a festeggiare il suo ritorno nel capoluogo toscano il 7 gennaio, approfittando anche della riapertura, seppur fino alle 18, del Caffè Letterario. Le cose sono andate in maniera diversa. La sua morte inaspettata ha ricordato a ciascuno di noi che la nostra vita è simile a un soffio, i nostri giorni sono come l'ombra che passa, ma la sua allegria, la sua generosità rimarranno per sempre nei cuori di chi lo ha conosciuto. 

Verrà ricordato con una messa nella chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore in via Santa Caterina d'Alessandria venerdì 15 gennaio alle ore 18. Tempio a lui tanto caro perché legato da un profonda amicizia con alcuni missionari della comunità.