Il trading online altro non è che una forma di investimento online sviluppatosi maggiormente nell'arco degli ultimi dieci anni.
Lo scambio di titoli finanziari in sé per sé non è cosa nuova, tant'è che il mondo della finanza è impegnato in questo tipo di "scambi" da tempi immemori, ma ciò che veramente colpisce oggi è la possibilità di poterlo fare virtualmente ovunque e in qualunque momento, grazie al supporto datoci dalla tecnologia contemporanea.
Non solo: la rivoluzione tecnologica che ha interessato il nostro tempo ha anche dato un agile strumento alle masse, anche quelle meno pratiche di finanza o IT, di poter investire online.
Ma come è stato possibile arrivare a ciò? Scopriamolo insieme grazie a questa piccola introduzione all'argomento, oppure visitando il sito di riferimento per il trading online utilizzato dalla nostra redazione per raccogliere le nostre informazioni.
Quando parliamo di borsa valori parliamo di non altro che di un mercato in cui si possono incontrare la domanda e l'offerta di quelli che non sono semplici "merci", come accade in ogni mercato rionale e simili, ma di quelli che vengono definiti titoli di credito.
La negoziazione dei suddetti avviene da secoli e secoli in quelli che per ragioni storiche, col tempo hanno assunto per l'appunto il nome di "borse valori". Questi luoghi prettamente fisici sono sparsi per il mondo e oggi vengono segnalati come "Major Stock Exchange", e possono trovarsi in tutti i poli finanziari primari della finanza mondiale, come ad esempio a Milano nell'iconica Piazza Borsa, o a New York nella famosissima "Wall Street", strada da cui ha preso il nome omonimo per un processo di eponimia.
Protagonisti indiscussi di questi territori inesplorati ai "comuni mortali" sono da sempre state le figure professionali dei broker, figure finanziarie i quali traggono i propri guadagni facendo operazioni per conto di investitori terzi, il cui obiettivo è quello di guadagnare investendo i propri capitali nei mercati finanziari di riferimento di un dato asset.
Il problema principale per questo tipo di investimento detto diretto è che c'è bisogno di ingenti somme relative ai capitali di entrata per entrare "nel giro" e divenire azionari a tutti gli effetti di un titolo azionario et similia, oltre a una serie di competenze non indifferenti relative alla conoscenza del mercato azionario e del mondo del brokeraggio online, se si vogliono evitare brutte sorprese.
Ma le cose, negli ultimi anni, sono mutate.
Nel momento in cui si sceglie di investire tramite il canale fornitoci dalle piattaforme di trading online, cadono molti di quei muri che prima ci impedivano di poter investire in quanto persone "comuni", partendo proprio dai costi d'entrata relativi all'investimento in sé per sé.
Grazie infatti a quello che vengono definiti in gergo tecnico CFD, i costi per investire in borsa vengono abbattuti se messi a confronto con quelli degli investimenti diretti.
CFD è un acronimo di origine inglese stante per: "Contratti per differenza"; e sono degli strumenti finanziari derivati la cui peculiarità sta nel non dover necessariamente comprare una percentuali di azioni in sé per sé del titolo interessato, ma piuttosto si andrà a speculare sull'andamento delle quotazioni sui mercati di quest'ultimi.
In pratica, grazie a questi strumenti estremamente eclettici potremo decidere di investire non soltanto in un eventuale avanzamento positivo del titolo selezionato, ma anche su una sua eventuale caduta di mercato grazie a opzioni come il "short selling", guadagnando perciò anche durante il periodo negativo di un titolo a differenza di quanto accade negli investimenti diretti.
Investire nel mondo della finanza porta con sé sempre dei rischi, a causa della natura speculativa del cosiddetto "giocare in borsa".
Detto ciò, però, il rischio principale per i neofiti è quello di non rivolgersi a broker autorizzati. Se si vogliono evitare brutte sorprese, bisogna rivolgersi a un broker online di dimostrata serietà in grado di mostrarci autorizzazioni e licenze come quelle erogate da CONOSB e CySEC.
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