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A1

Variante di valico: un progetto lungo 30 anni - Le opere da finire in Italia

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Immagine articolo - Il sito d'Italia

A trent'anni dal primo progetto è stata inaugurata la Variante di Valico, il nuovo tratto della A1 tra Sasso Marconi e Barberino del Mugello sull'Appennino tosco-emiliano, che raddoppia le corsie e dimezza il traffico sul tratto Bologna-Firenze.

A dare una decisa svolta ai lavori fu il governo Prodi e l'allora ministro delle Infrastrutture Antonio di Pietro che nel 1996 avviò l'iter autorizzativo del progetto, inserendo l'opera fra quelle prioritarie per il paese. Per l'inizio dei lavori bisognerà però aspettare il 2004. Nel corso del tempo il costo dell'opera è passato dai 2,5 miliardi di euro previsti nel 1997 ai 4,1 miliardi, l'extra costo è stato interamente a carico di Autostrade per l'Italia perché questa eventualità era prevista dall'accordo siglato con Prodi e Di Pietro. Fra le imprese che si sono avvicendate in una delle infrastrutture più complesse d'Europa, Toto, Todini e CMB.

Dopo la Variante di Valico, la prossima Grande Incompiuta che il premier Matteo Renzi e il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio hanno promesso di inaugurare entro il 2016 è la Salerno-Reggio Calabria, una delle più belle autostrade d'Italia, definita, a causa dei cantieri eterni e del malaffare, "il corpo del reato" più lungo d'Italia. Dall'Anas assicurano che l'unico cantiere ancora aperto (quello del Viadotto Italia) sarà finito, come da obbiettivo imposto dal governo, entro il 2016. L'autostrada A3 sarà tutta percorribile senza intoppi, cambi di corsie e percorsi alternativi. Resta però ancora da capire il rebus di alcune tratte il cui tracciato non sarà modificato come da progetto ma sarà mantenuto il vecchio tracciato riammodernato con una manutenzione straordinaria, riducendo così tempi e costi. La proposta di limitarsi alla manutenzione straordinaria del vecchio tracciato è di Anas, ora si aspetta l'ok del Governo che presumibilmente arriverà nonostante le critiche di alcuni parlamentari calabresi dell'opposizione che parlano di "annunci truffa".

Con meno clamori e minore letteratura, prima della Sa-Rc a metà 2016 sarà ultimata la superstrada Grosseto-Siena e dovrebbe essere inaugurata la superstrada Sassari-Olbia, rivista e corretta dall'Anas. In via di completamento anche la superstrada delle Serre in Calabria, e un'incompiuta del Nord: la SS32 Ticinese in Piemonte. Mentre nel centro Italia si aspetta la Roma-Latina e la Orte-Civitavecchia.

Ancora in attesa ci sono il M.O.S.E., la Pedemontana Veneta quella Lombarda e la autostrada Venezia-Trieste. I tempo stando all'allegato infrastrutture sono rispettivamente: fine giugno 2017, fine 2019 e fine 2021 per le pedemontane, fine 2017 per l'A4

Sul fronte ferroviario, sarà l'Alta Velocità/Alta Capacità, a segnare la grande svolta. In attesa che il Frecciarossa 1000 porti Milano a 2 ore e 20 da Roma (bisogna avere l'ok dall'Agenzia Nazionale per la sicurezza Ferroviaria), nel 2016 dovrebbe essere ultimata la linea ad Av/Ac Treviglio-Brescia sull'asse Milano-Venezia. Mentre bisognerà aspettare almeno 7 anni per vedere ultimata la Napoli-Bari. Entro la fine del 2020 dovrebbe essere pronta la linea ad alta velocità Genova-Milano che attraverserà il terzo Valico dei Giovi, tratto meridionale del corridoio ferroviario che porta ad Amsterdam. Sempre secondo i tempi previsti dall'allegato infrastrutture al DEF, la linea ferroviaria ad alta velocità che passerà dal Brennero verso Monaco sarà pronta per il 2025 e per l'ormai mitica Torino-Lione bisogna aspettare il 2029. (di Maria Gabriella Giannice ANSA).

 

 

 

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