“Sulla 12° disposizione finale e transitoria della Costituzione Italiana si è fatta una indegna campagna politica, che offende lo sforzo di preservare una memoria comune e disonora la storia antifascista di Firenze, città Medaglia d’oro della Resistenza”. E’ quanto afferma il vicesindaco Dario Nardella, che oggi è intervenuto in consiglio comunale “sul significato del 25 Aprile nell'anno del 150° anniversario dell'Unità d'Italia”. “Il primo comma della 12° disposizione, che parla del divieto di riorganizzazione del partito fascista, è da tutti i costituzionalisti riconosciuta come norma finale e non transitoria. Pertanto la richiesta della sua abolizione non è solo politicamente grave, ma è costituzionalmente infondata. Il Parlamento italiano dovrebbe lavorare a risolvere i problemi concreti dei cittadini, piuttosto che cimentarsi nella proposta di qualche senatore nella modifica delle disposizioni finali e transitorie della Costituzione italiana. Costituzione che è antifascista e lo rimarrà anche grazie a questa disposizione, come ha ricordato il grande Paolo Barile, che in una fase della sua vita è stato anche consigliere comunale a Firenze”.
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