"Il Comune non paga le ditte per i lavori già effettuati, mettendo in crisi i lavoratori e le loro famiglie, per una cifra che ci era stato detto dall'Amministrazione aggirarsi intorno agli 8 milioni di euro, ma che leggiamo oggi sui giornali invece sarebbe di poco inferiore ai 18, nonostante il patto di stabilità adesso permetta di pagare senza problemi: - affermano il Consigliere comunale Tommaso Grassi e quello regionale Mauro Romanelli - Impresa Spa a sua volta dopo esser subentrata nel fallimento della BTP e del Consorzio Etruria, adesso ha presentato un piano per ricontrattare il debito con le banche che porterà molto probabilmente, stando così le cose, al fallimento anche di questi."
"Per Firenze e i fiorentini invece l'unica cosa certa è che l'apertura vera e propria dei cantieri, dopo la farsa mediatica messa in campo dal Sindaco Renzi nell'ottobre del 2011 con la scommessa con l'Amministratore Delegato di Impresa Spa, Raiola, per la conclusione dei lavori entro 1000 giorni, slitteranno ancora all'autunno e che i 36 milioni di euro di fondi dell'Europa nonostante la garanzia a sopperire economicamente data dal Presidente Rossi, che appare l'unico interessato a garantirne la realizzazione della importante infrastruttura fiorentina, è quasi certo che verranno persi."
"E' ormai chiaro che la tramvia per Firenze e i fiorentini è sempre più una incognita e un punto interrogativo attorno al quale si gioca il futuro della mobilità cittadina e non solo. E' impensabile che si possa fermarsi qui, con la sola linea 1 della tramvia in funzione, anche perchè per il Comune sarebbe un bagno di sangue economico e un fallimento politico dover garantire un piano economico finanziario miliardario con le sole entrate della linea 1. Uno scenario che non vogliamo neppure ipotizzare ma che vede nella Giunta Renzi e nella sua gestione una serie interminabile di errori, a partire dalla mancata partenza dei cantieri e dalla inutile perdita di tempo che non ha portato neppure ad una modifica di quelle situazioni critiche del tracciato, alla vendita dell'usufrutto delle quote di GEST che potevano rappresentare una valida entrata per le casse comunali, alla finta e falsa propaganda dei cantieri in 1000 giorni che adesso risulta essere una chimera."
"In Regione e in Comune, a partire dalla richiesta di una comunicazione lunedì in Consiglio comunale, vogliamo che sia chiarito cosa si intende fare sul tema della tramvia vista la situazione di stallo e di blocco in cui ci troviamo e che ognuno si assuma le proprie responsabilità. - concludono Grassi e Romanelli - E' paradossale che lunedì in Consiglio comunale si discuta una delibera per nuovi circa 60.000 metri quadrati di cemento nell'area ex-Fiat di Novoli quando già adesso la mobilità attuale non regge il carico di traffico delle macchine private e ricordiamo che una mancata realizzazione del sistema tramviario bloccherebbe sul nascere qualsiasi tipo di ipotesi dello stadio nell'area Mercafir, confermando quanto l'operazione rappresenti esclusivamente uno specchietto per le allodole messo in campo da Renzi per aggrazziarsi la tifoseria Viola."
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